Il mio account

Home Blog Pagina 67

E-book sintesi webinar: la frustrazione e l’aggressività negli autori di violenza

0

Il webinar tratta il tema dell’aggressività̀ e della frustrazione nei “non amati” e negli autori di violenza.

Di solito sono sempre presenti le esperienze avverse infantili soprattutto nella fase perinatale (prima della nascita e nell’età̀ prescolare) periodo in cui i conflitti, i maltrattamenti e gli abbandoni segnano ancora più profondamente i “non amati”.

Prossima diretta

22 giugno 2021 alle ore 18:00

La causa e l’effetto della violenza: Le Esperienze Avverse Infantili

È possibile seguire la diretta sulla pagina Facebook dell’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia e sul Profilo Facebook di Massimo Lattanzi.

Campagna di sensibilizzazione “Fermiamo insieme i traumi e violenza” giugno 2021.

Se volessi partecipare e collaborare potresti inviare una mail a info@traumaeviolenza.it

Campagna di sensibilizzazione “Fermiamo insieme i traumi e violenza” giugno 2021.

La campagna prevista per il mese di giugno 2021 ha come obiettivo quello di contribuire all’interruzione della possibile trasmissione intergenerazionale dei traumi e della violenza e ha come destinatari principali i singoli con difficoltà relazionali, le coppie che intendono diventare genitori e i ragazzi in età preadolescenziale.

Se volessi partecipare e collaborare alla campagna invia una mail a info@traumaeviolenza.it

Se credi di aver vissuto uno o più traumi e di vivere relazioni disfunzionali puoi richiedere una consulenza o un orientamento gratuito:

Inviando una mail all’indirizzo e-mail info@traumaeviolenza.it;

Contattando il numero 3924401930 dalle 12:00 alle 16:00;

Inviando un messaggio WhatsApp al numero 3920666515;

Scrivendo sulle chat attive nei siti www.traumaeviolenza.it e www.formazionecontinuaviolenza.it.

Webinar: il controllo genitoriale e il controllo relazionale.

Il webinar gratuito del 14 luglio e si terrà sulla piattaforma gratuita Go To Meeting dalle ore 19:00 alle ore 20:00 sulla piattaforma gratuita Go To Meeting. Sarà rilasciato l’attestato di partecipazione. Clicca sul link ed iscriviti 

Qui è possibile ascoltare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify

dell’A.I.P.C. https://open.spotify.com/show/3CWpZW8pFqFexLfg1CiOWQ?si=oNN7YmmLQMq0crAEVeYH-w

Qui è possibile sfogliare l’e-book sintesi webinar: La frustrazione e l’aggressività negli autori di violenza.

https://flipbookpdf.net/web/site/4971b79086df557332a7d8b3a220c8dfcad705fc202106.pdf.html

AIPC Editore © 2021 – Riproduzione Riservata

Podcast: FCV Live 8 giugno. I delitti familiari

0

Le FCV Live sono una produzione A.I.P.C. Editore © 2021 e sono condotte da Elisabetta ZAZZA, Priscilla RUCCO e Massimo Lattanzi.

I delitti familiari sono la causa e l’effetto, le cd. A.C.E. (Esperienze avverse vissute nell’infanzia), vissute già nella fase perinatale, che saranno oggetto di approfondimento del prossimo incontro, procurano una profonda vulnerabilità nelle persone che le hanno subite o percepite che insieme ad altri fattori di stress possono riprodurre i delitti familiari.

In sostanza le A.C.E. disegnano una sorta di binario neuro-bio-psico-comportamentale che traccia la sfera affettiva e relazionale di queste persone sin dall’infanzia.

La triade che qualifica queste persone sono la paura, l’illusione con una importante disregolazione emotiva e i partner somiglianti.

Le ACE sono la miccia e la bomba che deflagra dentro e fuori della persona, acting out o acting in fino all’omicidio e/o al suicidio.

Prossima diretta

22 giugno 2021 alle ore 18:00

La causa e l’effetto della violenza: Le Esperienze Avverse Infantili

È possibile seguire la diretta sulla pagina Facebook dell’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia e sul Profilo Facebook Massimo Lattanzi.

Qui è possibile ascoltare o scaricare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify dell’A.I.P.C. https://open.spotify.com/show/3CWpZW8pFqFexLfg1CiOWQ?si=oNN7YmmLQMq0crAEVeYH-w

Se credi di aver vissuto uno o più traumi e di vivere relazioni disfunzionali puoi richiedere una consulenza o un orientamento gratuito:

Inviando una mail all’indirizzo e-mail info@traumaeviolenza.it;

Contattando il numero 3924401930 dalle 12:00 alle 16:00;

Inviando un messaggio WhatsApp al numero 3920666515;

Scrivendo sulle chat attive nei siti www.traumaeviolenza.it e www.formazionecontinuaviolenza.it.

Qui è possibile ascoltare il podcast 

AIPC Editore © 2021 – Riproduzione Riservata

Podcast: “MAOA-L: un gene implicato nell’aggressività”

0

L’ebook in questione riguarda l’indagine circa le basi genetiche di comportamenti aggressivi, violenti e antisociali.  Questo ebook ha voluto mettere in luce alcuni casi giudiziari, nazionali e internazionali, in cui è stata indagata la mutazione del gene MAOA-L.

Formazione continua sulla Violenza LIVE

Martedì 22 giugno alle ore 18:00 si terrà la nuova diretta sulla pagina Facebook dell’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia e il profilo di Massimo Lattanzi dedicata a “La causa e l’effetto della VIOLENZA: Le Esperienze Infantili Avverse”.

Qui è possibile ascoltare o scaricare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify dell’A.I.P.C. https://open.spotify.com/show/3CWpZW8pFqFexLfg1CiOWQ?si=oNN7YmmLQMq0crAEVeYH-w

Se credi di aver vissuto uno o più traumi e di vivere relazioni disfunzionali puoi richiedere una consulenza o un orientamento gratuito:

Inviando una mail all’indirizzo e-mail info@traumaeviolenza.it;

Contattando il numero 3924401930 dalle 12:00 alle 16:00;

Inviando un messaggio WhatsApp al numero 3920666515;

Scrivendo sulle chat attive nei siti www.traumaeviolenza.it e www.formazionecontinuaviolenza.it.

Qui è possibile ascoltare il podcast “MAOA-L: un gene implicato nell’aggressività

AIPC Editore © 2021 – Riproduzione Riservata

Ebook: “MAOA-L: un gene implicato nell’aggressività”

0

L’ebook in questione riguarda l’indagine circa le basi genetiche di comportamenti aggressivi, violenti e antisociali.  Questo ebook ha voluto mettere in luce alcuni casi giudiziari, nazionali e internazionali, in cui è stata indagata la mutazione del gene MAOA-L.

Formazione continua sulla Violenza LIVE

Martedì 22 giugno alle ore 18:00 si terrà la nuova diretta sulla pagina Facebook dell’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia e il profilo di Massimo Lattanzi dedicata a “La causa e l’effetto della VIOLENZA: Le Esperienze Infantili Avverse”.

Qui è possibile ascoltare o scaricare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify dell’A.I.P.C. https://open.spotify.com/show/3CWpZW8pFqFexLfg1CiOWQ?si=oNN7YmmLQMq0crAEVeYH-w

Se credi di aver vissuto uno o più traumi e di vivere relazioni disfunzionali puoi richiedere una consulenza o un orientamento gratuito:

Inviando una mail all’indirizzo e-mail info@traumaeviolenza.it;

Contattando il numero 3924401930 dalle 12:00 alle 16:00;

Inviando un messaggio WhatsApp al numero 3920666515;

Scrivendo sulle chat attive nei siti www.traumaeviolenza.it e www.formazionecontinuaviolenza.it.

Qui è possibile sfogliare l’e-book “MAOA-L: un gene implicato nell’aggressivitàhttps://flipbookpdf.net/web/site/5e47865994b71687068c84a33a0311e4d9348b43202106.pdf.html

AIPC Editore © 2021 – Riproduzione Riservata

Il fenomeno dell’AVTP: adolescenti violenti verso i genitori

0

The phenomenon of AVTP: adolescent violence toward parents

Abstract

Il fenomeno della violenza degli adolescenti verso i genitori sembra essere spesso trascurato dai ricercatori e dai professionisti della violenza in famiglia, nonostante ci sia una mole di dati crescente che suggerisce la sua diffusione. Questo articolo presenta una panoramica delle conoscenze attuali sulla violenza degli adolescenti verso i genitori, considerando le questioni relative alla definizione, alla prevalenza, l’impatto e le caratteristiche chiave dei perpetratori. Si conclude che sia le risposte cliniche che quelle della giustizia attualmente non sono ben informate dalla conoscenza di base delle circostanze in cui si verifica la violenza e c’è bisogno di lavorare sistematicamente con le famiglie per prevenire le situazioni di violenza e lavorare su un modello di intervento.

Abstract

The phenomenon of adolescent-to-parent violence is often overlooked by family violence researchers and practitioners, there is a growing body of evidence that suggests it is widespread. This paper presents an overview of current knowledge about adolescent violence towards parents, considering issues around definition, prevalence, impacts, and the key characteristics of perpetrators. It is concluded that both clinical and justice responses are, at present, not well informed by basic knowledge of the circumstances of violence, and there is a need to work systematically with families to prevented violence situations and work to a model intervention.

Il primo approccio allo studio del fenomeno dell’AVTP (adolescent violence toward parents) è stato di Harbin e Madden (1979) che osservarono e identificarono una diversa forma di violenza familiare e la conseguente “Sindrome dei genitori maltrattati”. Sembrerebbe non esistere una spiegazione unica e definitiva per la violenza verso i genitori, ma piuttosto risulta necessario focalizzarsi su una serie di dinamiche sfaccettate e interconnesse che contribuiscono a questo comportamento (Cottrell 2001). Queste dinamiche possono includere fattori biologici, psicologici e fattori sociali, così come quelli legati alla cultura giovanile (Martin, 2002), e fattori di rischio collegati con la criminalità giovanile (McLaren, 2000, 2002).

Webinar: la frustrazione e l’aggressività negli autori di violenza.

Il webinar gratuito del 10 giugno e si terrà sulla piattaforma gratuita Go To Meeting dalle ore 17:00 alle ore 19:00 sulla piattaforma gratuita Go To Meeting. Sarà rilasciato l’attestato di partecipazione. Clicca sul link ed iscriviti https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2021/05/28/webinar-la-frustrazione-e-laggressivita-negli-autori-di-violenza/

Una delle peculiarità del fenomeno della violenza perpetrata da un adolescente verso un genitore, è che le dinamiche di potere che tipicamente esistono all’interno delle famiglie sembrano invertirsi rapidamente, i ruoli e i confini relativi alla relazione genitore-figlio risultano essere disfunzionali, confusi e labili e quindi non rispettati da entrambe le parti. Se da una parte possiamo pensare che questo tipo di comportamento sia relativamente comune, dall’altra sappiamo che questa forma di violenza risulta essere quella meno compresa e meno probabile ad essere riportata (Barnett, Miller-Perrin, & Perrin, 2011; Holt, 2016; Walsh & Krienert, 2007).

Formazione continua sulla Violenza LIVE

Martedì 8 giugno alle ore 18:00 si terrà la prima diretta sulla pagina Facebook dell’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia dedicata ai “Delitti Familiari: cause, dinamiche e prevenzione”.

Gallagher (2004) ha suggerito che questo può essere il risultato della natura generalmente meno grave delle lesioni, del minore impatto che la violenza ha sulla relazione e della tendenza, di questa tipologia di violenza rispetto alle altre, ad essere temporanea. Inoltre come in molte situazioni di violenza familiare, la vittima si mostra accomodante, tende a minimizzare gli eventi e rimandare la richiesta di aiuto sia per sé stesso sia per il figlio; spesso questa tendenza del genitore a minimizzare l’abuso è la risultante di una condizione di riflesso del pensiero comune sociale che vede il comportamento dell’adolescente come unicamente frutto di un’inadeguatezza genitoriale (Gallagher, 2008; Walsh & Krienert, 2007).

Qui è possibile ascoltare o scaricare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify dell’A.I.P.C. https://open.spotify.com/show/3CWpZW8pFqFexLfg1CiOWQ?si=oNN7YmmLQMq0crAEVeYH-w

La risposta, o la mancanza di risposta, da parte del sistema giudiziario può anche lasciare che i genitori si sentano responsabili e dare il messaggio che non ci siano gravi conseguenze per questo tipo di violenza (Routt & Anderson, 2011). È stato osservato che anche la paura dei genitori può portare a modelli malsani di relazione in cui il genitore accoglie le richieste irragionevoli dell’adolescente come, per esempio, non dirlo a nessuno o non cercare assistenza (Holt, 2016). Nella misura in cui i cicli di vittimizzazione, per esempio il maltrattamento infantile o l’esposizione alla violenza domestica, portano alla successiva perpetrazione, possiamo considerare l’esposizione alla violenza familiare come un importante fattore di rischio (Baker & Jaffe, 2003), Routt e Anderson (2011) riportano che circa il 53% degli autori di AVTP hanno assistito a violenze familiari e il 38% è stato vittima di abusi fisici.

Se credi di aver vissuto uno o più traumi e di vivere relazioni disfunzionali puoi richiedere una consulenza o un orientamento gratuito:

Inviando una mail all’indirizzo e-mail info@traumaeviolenza.it;

Contattando il numero 3924401930 dalle 12:00 alle 16:00;

Inviando un messaggio WhatsApp al numero 3920666515;

Scrivendo sulle chat attive nei siti www.traumaeviolenza.it e www.formazionecontinuaviolenza.it.

Gli adolescenti che hanno sperimentato la violenza all’interno delle mura domestiche, sin dall’infanzia, con molta più probabilità impareranno a vedere la violenza come un mezzo legittimo per risolvere i conflitti e sfogare i complessi contenuti emotivi. Ci sono anche prove per suggerire che quando c’è violenza tra i genitori e/o i genitori sono violenti nei confronti un giovane, c’è un rischio maggiore che il giovane diventi violento verso il suo o il suo genitore (Bobic, 2004; Ulman & Strauss, 2003). E’ stato osservato come determinati vissuti sembrerebbero avere un impatto e una correlazione maggiore con lo sviluppo dell’AVTP.

Uno studio di Edwards (2010) ha evidenziato come è più probabile che l’AVTP sia correlata all’esperienza di abuso infantile piuttosto che alla violenza familiare assistita, nonostante la presenza della correlazione AVTP ed esperienza di violenza familiare. I fattori individuali identificati come potenzialmente correlati all’AVTP includono: deficit nel controllo degli impulsi, nelle abilità di coping; disregolazione emotiva; difficoltà nel locus of control esterno; problematiche nell’area delle abilità sociali e deficit dell’autostima (Routt & Anderson, 2011). Diversi studi hanno osservato negli adolescenti che perpetravano violenza verso i genitori la presenza di disturbi psicopatologici, come la schizofrenia o il disturbo post-traumatico da stress o condizioni come l’abuso di alcol e droghe o l’esposizione frequente e continua a coetanei che usano la violenza a casa in modo rilevante.

In particolare, uno studio di Routt e Anderson (2011) suggerisce che circa il 39% degli autori di AVTP hanno un disturbo psicologico diagnosticabile. Kennair e Mellor (2007) hanno anche notato che una bassa tolleranza alla frustrazione, e in generale un comportamento oppositivo e aggressivo sono più elevati negli adolescenti che perpetrano l’AVTP.

Bibliografia

Barnett, O., Miller-Perrin, C.L., & Perrin, R. (2011). Family Violence Across the Lifespan: An Introduction. California: Sage Publications.

Baker, L.L., & Jaffe, P.G. (2003). Youth Exposed to Domestic Violence. London: Centre for Children & Families in the Justice System.

Bobic, N. (2004). Adolescent Violence Towards Parents. Australian Domestic and Family Violence Clearinghouse.

Cottrell, B. (2001). Parent abuse: The abuse of parents by their teenage children. Ottawa, ON, Canada: Health Canada.

Edwards, J. (2010). A lesson in unintended consequences: How juvenile justice and domestic violence reforms harm girls in violent family situations (and how to help them). University of Pennsylvania Journal of Law and Social Change.

Gallagher, E. (2004). Parents victimised by their children. Australian and New Zealand Journal of Family Therapy, 25(1), 1–12.

Gallagher, E. (2008). Children’s Violence to Parents: A Critical Literature Review, Master of Social Work Thesis, Monash University.

Harbin, H. T., & Madden, D. J. (1979). Battered parents: A new syndrome. American Journal of Psychiatry, 136, 1288–1291

Holt, A. (2016). Working with Adolescent Violence and Abuse towards Parents: Approaches and Contexts. New York, USA: Taylor and Francis.

Kennair, N., & Mellor, D. (2007). Parent abuse: A review. Child Psychiatry and Human Development, 38, 203–219.

Martin, L. (2002). The invisible table: Perspectives on youth and youthwork in New Zealand. PalmerstonNorth: Dunmore Press.

McLaren, K. (2000). Tough is not enough: Getting smart about youth crime: A review of research on what works to reduce offending by young people. Wellington: Ministry of Youth Affairs.

McLaren, K. (2002). Building strength: Youth development literature review. Wellington: Ministryof Youth Affairs.

Routt, G., & Anderson, L. (2011). Adolescent violence towards parents. Journal of Aggression, Maltreatment and Trauma, 20, 1–18.

Ulman, A., & Straus, M.A. (2000). Violence by Children Against Mothers in Relation to Violence between Parents and Corporal Punishment by Parents. Durham: Family Research Laboratory, University of Hampshire.

Walsh, J.A., & Krienert, J.L. (2007). Child-parent violence: An empirical analysis of offender, victim and event characteristics in a national sample of reported incidents, Journal of Family Violence, 22, 536–574

Il trauma nel corpo. Parte due: gli effetti psicofisiologici. Trauma in the body. Part two: psychophysiological effects.

0

Abstract

Continuando sulla scia dell’articolo precedente, qui vediamo come le reazioni psicofisiologiche ai traumi ineriscano almeno due livelli: quello della risposta a stimoli trigger che rievocano il trauma e quello della risposta a stimoli neutri ma intensi.

Abstract

Continuing in the vein of the previous article, here we see how psychophysiological reactions to trauma inherent at least two levels: that of the response to trigger stimuli that reenact the trauma and that of the response to neutral but intense stimuli.

Gli effetti psicofisiologici

L’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia è un’organizzazione di volontariato (ODV), fondata a Roma nel 2001, che si occupa della prevenzione e del contrasto a ogni forma di violenza e di approfondire le conoscenze attuali sul trauma a livello psicobiologico.

Le reazioni psicofisiologiche ai traumi ineriscono almeno due livelli: quello della risposta a stimoli trigger che rievocano il trauma e quello della risposta a stimoli neutri ma intensi.

I soggetti traumatizzati soffrono, prima di tutto, di elevata eccitabilità fisiologica davanti a immagini, suoni e pensieri connessi ai traumi con aumento significativo del battito cardiaco, della pressione e, perfino, della conduttività tissutale.

Webinar: la frustrazione e l’aggressività negli autori di violenza.

Il webinar gratuito del 10 giugno e si terrà sulla piattaforma gratuita Go To Meeting dalle ore 17:00 alle ore 19:00 sulla piattaforma gratuita Go To Meeting. Sarà rilasciato l’attestato di partecipazione. Clicca sul link ed iscriviti https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2021/05/28/webinar-la-frustrazione-e-laggressivita-negli-autori-di-violenza/

Queste reazioni si possono manifestare anche dopo anni, continuando a influenzare l’esperienza attuale di vita. La somministrazione di yohimbina, farmaco stimolante il sistema nervoso autonomo, tende, ad esempio, anche a distanza di anni dal trauma, a provocare attacchi di panico o l’emersione di flashback. Interessante è, a tal proposito, l’ipotesi di Lang (1979) secondo la quale i ricordi emotivi sono immagazzinati in “reti associative” comprendenti gli elementi sensoriali dell’accaduto. Le reti finiscono per essere riattivate se l’individuo affronta situazioni che stimolano diversi elementi che fanno parte della rete stessa. Lo scemare della reattività fisiologica di fronte alle immagini connesse al trauma è l’indice più significativo del risultato positivo della cura, di qualsiasi tipo essa sia.

Formazione continua sulla Violenza LIVE

Martedì 8 giugno alle ore 18:00 si terrà la prima diretta sulla pagina Facebook dell’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia dedicata ai “Delitti Familiari: cause, dinamiche e prevenzione”.

Il secondo livello ci dice che vi è una perdita di discriminazione degli stimoli. A tal proposito Kolb (1987) ha ipotizzato che la stimolazione eccessiva del sistema nervoso centrale, creata dal trauma, provochi una serie di mutamenti neuronali che vanno a influenzare in senso negativo i processi di abituazione, apprendimento e di discriminazione tra gli stimoli. Per esempio, la RSA (acoustic startle response), reazione muscolare e del SNA provocata da suoni intensi e improvvisi, non subisce abituazione nella gran parte dei soggetti traumatizzati. Queste persone hanno, quindi, una difficoltà nel valutare gli stimoli sensoriali e nel mobilitarsi in modo appropriato a livello fisiologico.

Qui è possibile ascoltare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify dell’A.I.P.C. https://open.spotify.com/show/3CWpZW8pFqFexLfg1CiOWQ?si=oNN7YmmLQMq0crAEVeYH-w

I mutamenti neuronali, nel tempo, conducono il soggetto ad interpretare erroneamente gli stimoli innocui (come le RSA) che vengono percepiti come minacciosi, talvolta rispondendo a intensità sonore che per la maggior parte delle persone non arrivano alla soglia minima di risposta. McFarlane e colleghi (1993), utilizzando i PCE (potenziali corticali correlati agli eventi), hanno mostrato che questi individui non riescono a discriminare tra stimoli rilevanti e irrilevanti e si devono sforzare maggiormente per riuscire a rispondere alle esperienze in corso. In sintesi, gli individui traumatizzati faticano nel neutralizzare gli stimoli ambientali per partecipare ai compiti quotidiani rilevanti. Tutto ciò li porta a “spegnersi” e, quindi, a diminuire il loro coinvolgimento nel quotidiano.

Se credi di aver vissuto uno o più traumi e di vivere relazioni disfunzionali puoi richiedere una consulenza o un orientamento gratuito:

Inviando una mail all’indirizzo e-mail info@traumaeviolenza.it;

Contattando il numero 3924401930 dalle 12:00 alle 16:00;

Inviando un messaggio WhatsApp al numero 3920666515;

Scrivendo sulle chat attive nei siti www.traumaeviolenza.it e www.formazionecontinuaviolenza.it.

Bibliografia

Kolb L.C., (1987), Neurophysiological hypothesis explaining post-traumatic stress disorder. Am J Psychiatry; 144: 989-99.
Lang, P. J. (1979). A bio-informational theory of emotional imagery. Psychophysiology, 16, 495-512.

McFarlane, A. C., Weber, D. L., & Clark, C. R. (1993). Abnormal stimulus processing in posttraumatic stress disorder. Biological Psychiatry, 34(5), 311–320.

Podcast Rubrica Delitti familiari maggio 2021

0
love and relationships concept - closeup of womans cupped hands showing paper man family

Il delitto familiare è un tipo di delitto che si basa su ragioni e motivazioni profonde e difficili da individuare. La vittima può costituire oggetto di odio, invidia, frustrazione e proiezione oppure può essere una persona verso cui si prova un profondo senso di colpa che può motivare il persecutore alla sua messa in atto (A.I.P.C. 2013).  Per approfondimenti vai sul sito www.traumaeviolenza.it o www.formazionecontinuaviolenza.it

Campagna di sensibilizzazione “Fermiamo insieme i traumi e violenza” giugno 2021. Se volessi partecipare e collaborare potresti inviare una mail a info@traumaeviolenza.it

Formazione continua sulla Violenza LIVE

Martedì 8 giugno alle ore 18:00 si terrà la prima diretta sulla pagina Facebook dell’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia dedicata ai “Delitti Familiari: cause, dinamiche e prevenzione”.

Campagna di sensibilizzazione “Fermiamo insieme i traumi e violenza” giugno 2021.

La campagna prevista per il mese di giugno 2021 ha come obiettivo quello di contribuire all’interruzione della possibile trasmissione intergenerazionale dei traumi e della violenza e ha come destinatari principali i singoli con difficoltà relazionali, le coppie che intendono diventare genitori e i ragazzi in età preadolescenziale.

Se volessi partecipare e collaborare alla campagna invia una mail a info@traumaeviolenza.it

Se credi di aver vissuto uno o più traumi e di vivere relazioni disfunzionali puoi richiedere una consulenza o un orientamento gratuito:

Inviando una mail all’indirizzo e-mail info@traumaeviolenza.it;

Contattando il numero 3924401930 dalle 12:00 alle 16:00;

Inviando un messaggio WhatsApp al numero 3920666515;

Scrivendo sulle chat attive nei siti www.traumaeviolenza.it e www.formazionecontinuaviolenza.it.

Qui è possibile ascoltare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify dell’A.I.P.C. https://open.spotify.com/show/3CWpZW8pFqFexLfg1CiOWQ?si=oNN7YmmLQMq0crAEVeYH-w

Webinar: la frustrazione e l’aggressività negli autori di violenza.

Il webinar gratuito del 10 giugno e si terrà sulla piattaforma gratuita Go To Meeting dalle ore 17:00 alle ore 19:00 sulla piattaforma gratuita Go To Meeting. Sarà rilasciato l’attestato di partecipazione. Clicca sul link ed iscriviti https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2021/05/28/webinar-la-frustrazione-e-laggressivita-negli-autori-di-violenza/

Qui è possibile sfogliare l’e-book “Rubrica delitti familiari maggio 2021”

https://flipbookpdf.net/web/site/69f61f53ea2603c0a454e6e1ccd63e6aa567810e202106.pdf.html

Qui è possibile ascoltare il podcast “Rubrica Delitti familiari maggio 2021”

AIPC Editore © 2021 – Riproduzione Riservata

E-book Rubrica delitti familiari maggio 2021

0

Il delitto familiare è un tipo di delitto che si basa su ragioni e motivazioni profonde e difficili da individuare. La vittima può costituire oggetto di odio, invidia, frustrazione e proiezione oppure può essere una persona verso cui si prova un profondo senso di colpa che può motivare il persecutore alla sua messa in atto (A.I.P.C. 2013). A tale definizione si farà riferimento in questa rubrica.  Per approfondimenti vai sul sito www.traumaeviolenza.it o www.formazionecontinuaviolenza.it

Formazione continua sulla Violenza LIVE

Martedì 8 giugno alle ore 18:00 si terrà la prima diretta sulla pagina Facebook dell’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia dedicata ai “Delitti Familiari: cause, dinamiche e prevenzione”.

Campagna di sensibilizzazione “Fermiamo insieme i traumi e violenza” giugno 2021.

Se volessi partecipare e collaborare potresti inviare una mail a info@traumaeviolenza.it

Campagna di sensibilizzazione “Fermiamo insieme i traumi e violenza” giugno 2021.

La campagna prevista per il mese di giugno 2021 ha come obiettivo quello di contribuire all’interruzione della possibile trasmissione intergenerazionale dei traumi e della violenza e ha come destinatari principali i singoli con difficoltà relazionali, le coppie che intendono diventare genitori e i ragazzi in età preadolescenziale.

Se volessi partecipare e collaborare alla campagna invia una mail a info@traumaeviolenza.it

Se credi di aver vissuto uno o più traumi e di vivere relazioni disfunzionali puoi richiedere una consulenza o un orientamento gratuito:

Inviando una mail all’indirizzo e-mail info@traumaeviolenza.it;

Contattando il numero 3924401930 dalle 12:00 alle 16:00;

Inviando un messaggio WhatsApp al numero 3920666515;

Scrivendo sulle chat attive nei siti www.traumaeviolenza.it e www.formazionecontinuaviolenza.it.

Webinar: la frustrazione e l’aggressività negli autori di violenza.

Il webinar gratuito del 10 giugno e si terrà sulla piattaforma gratuita Go To Meeting dalle ore 17:00 alle ore 19:00 sulla piattaforma gratuita Go To Meeting. Sarà rilasciato l’attestato di partecipazione. Clicca sul link ed iscriviti https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2021/05/28/webinar-la-frustrazione-e-laggressivita-negli-autori-di-violenza/

Qui è possibile ascoltare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify dell’A.I.P.C. https://open.spotify.com/show/3CWpZW8pFqFexLfg1CiOWQ?si=oNN7YmmLQMq0crAEVeYH-w

Qui è possibile sfogliare l’e-book “Rubrica delitti familiari maggio 2021”

https://flipbookpdf.net/web/site/69f61f53ea2603c0a454e6e1ccd63e6aa567810e202106.pdf.html

AIPC Editore © 2021 – Riproduzione Riservata

Il trauma nel corpo. Parte uno: la funzione delle emozioni.

0

Trauma in the body. Part one: the function of emotions.  

Abstract

Il trauma coinvolge tutto il corpo a partire dal cervello. In questo articolo vediamo brevemente come le esperienze avverse creino un danno alla funzione adattiva delle emozioni.

Abstract

Trauma involves the entire body starting with the brain. In this article we briefly look at how adverse experiences create damage to the adaptive function of emotions.

La funzione delle emozioni

L’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia è un’organizzazione di volontariato (ODV), fondata a Roma nel 2001, che si occupa della prevenzione e del contrasto a ogni forma di violenza e di approfondire le conoscenze attuali sul trauma a livello psicobiologico.

Ognuno di noi è in grado di produrre una risposta alle avversità e allo stress che ne minacciano l’omeostasi. Stiamo parlando di una difesa rapida, aspecifica e generalizzata che coinvolge ogni aspetto del funzionamento cerebrale. Il cervello umano è dotato di tre sottosistemi di analisi dell’informazione, ciascuno con un proprio substrato anatomico e chimico.

Webinar: la frustrazione e l’aggressività negli autori di violenza.

Il webinar gratuito del 10 giugno e si terrà sulla piattaforma gratuita Go To Meeting dalle ore 17:00 alle ore 19:00 sulla piattaforma gratuita Go To Meeting. Sarà rilasciato l’attestato di partecipazione. Clicca sul link ed iscriviti https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2021/05/28/webinar-la-frustrazione-e-laggressivita-negli-autori-di-violenza/

Il primo è il sistema del midollo allungato e dell’ipotalamo, responsabili principalmente della regolazione dell’omeostasi. Il secondo è il sistema limbico, responsabile della conservazione dell’equilibrio tra il mondo interno e la realtà esterna. L’ultimo sistema è quello della neocorteccia, responsabile dell’analisi e dell’interazione con il mondo esterno e dotato di una struttura principalmente determinata dagli stimoli ambientali. È interessante notare che il trauma va a influenzare tutti e tre i sistemi sopracitati che a loro volta controllano il funzionamento biologico dell’individuo, dalle funzioni vegetative fino al ciclo riproduttivo. La neocorteccia, in particolare, è orientata al mondo esterno e al problem solving, all’apprendimento, alla discriminazione di stimoli complessi e traduce gli stati soggettivi emotivi in linguaggio pronto per essere comunicato. Gli individui traumatizzati, in genere, mostrano diversi problemi nello svolgere queste funzioni, nel verbalizzare le emozioni e nel discernere tra le stesse.

Formazione continua sulla Violenza LIVE

Martedì 8 giugno alle ore 18:00 si terrà la prima diretta sulla pagina Facebook dell’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia dedicata ai “Delitti Familiari: cause, dinamiche e prevenzione”.

Il trauma crea una serie di cambiamenti bio-comportamentali a cascata che portano la persona a sviluppare sintomi intrusivi che, quando persistono, provocano un arousal cronicamente instabile. Il paziente, perseguitato dai ricordi dell’evento, in genere, cerca di compensare la propria iperreattività emotiva “spegnendosi” a livello comportamentale (Van der Kolk et al., 1996). Cerca, così, di evitare gli stimoli che richiamano il trauma e mostra un intorpidimento emozionale anche nelle attività quotidiane, alternato da un’iperarousal in risposta a stimoli trigger.

Le emozioni in un individuo sano hanno la funzione fondamentale di avvisare e allertarlo di prestare attenzione per agire, poi, in modo efficace.

La reattività psicologica cronica e l’incapacità collegata di regolare le reazioni autonomiche impediscono all’individuo traumatizzato di utilizzare le emozioni come segnali (Krystal, 1978). La persona finisce per passare dallo stimolo, interno o esterno, alla risposta senza sviluppare una reazione di attacco/fuga, rimanendo immobilizzato o reagendo esageratamente. La diminuzione della reattività fisiologica agli stimoli emotigeni nel tempo è, in genere, in segno che la terapia, di qualsiasi tipo essa sia, sta funzionando.

Qui è possibile ascoltare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify dell’A.I.P.C. https://open.spotify.com/show/3CWpZW8pFqFexLfg1CiOWQ?si=oNN7YmmLQMq0crAEVeYH-w

Kolb (1987) ha per primo pensato che la stimolazione emotiva eccessiva, provocata dal trauma, nel sistema nervoso centrale origini dei mutamenti neuronali. Questi mutamenti porterebbero, quindi, ad una interpretazione erronea degli stimoli innocui che verrebbero percepiti come fonte di minaccia e pericolo. Riassumendo, questo vuol dire che gli individui traumatizzati non riescono a neutralizzare gli stimoli ambientali al fine di prendere parte alle attività quotidiane rilevanti. Tendono quindi a compensare queste emozioni eccessive spegnendosi. Il costo di questo spegnimento emotivo è la diminuzione del coinvolgimento nella vita quotidiana e in quella affettiva.

Se credi di aver vissuto uno o più traumi e di vivere relazioni disfunzionali puoi richiedere una consulenza o un orientamento gratuito:

Inviando una mail all’indirizzo e-mail info@traumaeviolenza.it;

Contattando il numero 3924401930 dalle 12:00 alle 16:00;

Inviando un messaggio WhatsApp al numero 3920666515;

Scrivendo sulle chat attive nei siti www.traumaeviolenza.it e www.formazionecontinuaviolenza.it.

Bibliografia

Kolb L.C., 1987, Neurophysiological hypothesis explaining post-traumatic stress disorder. Am J Psychiatry; 144: 989-99.

Krystal H., 1988-93, Affetto, trauma, alessitimia, Ma.Gi., Roma, 2007.

Van der Kolk, B.A., Mc Farlane, A.C., Weisaeth, L. – a cura -, 1996, Stress traumatico. Gli effetti sulla mente, sul corpo e sulla società delle esperienze intollerabili, Ma.Gi., Roma, 2004.

AIPC Editore © 2021 – Riproduzione Riservata

I NON AMATI (prima parte)

0

I numerosi dati raccolti in circa 20 anni dall’equipe di professionisti volontari dell’A.I.P.C. su una copiosa popolazione di presunte vittime e presunti autori di violenza e stalking permettono di tracciare una biografia ricorrente nelle persone che hanno agito o subito una o più forme di violenza in età adolescenziale o adulta.

Queste persone narrano che i loro caregiver, nella fase perinatale e nell’infanzia, non hanno appagato il loro bisogno naturale e indispensabile di sentirsi speciali e al centro del mondo.

Il lavoro, le malattie, le morti, le nascite, gli affidi o le adozioni hanno assorbito tutte le “attenzioni” dei caregiver e hanno prodotto nei “non amati” la ricerca spasmodica, in tutte le loro relazioni interpersonali, di sentirsi finalmente speciale ed al centro del mondo di qualcuno; questa modalità di ricerca può paradossalmente portare all’abbandono. Le mancate attenzioni, inoltre, producono una profonda sensibilità al rifiuto e alla paura.

Webinar: la frustrazione e l’aggressività negli autori di violenza.

Il webinar gratuito del 10 giugno e si terrà sulla piattaforma gratuita Go To Meeting dalle ore 17:00 alle ore 19:00 sulla piattaforma gratuita Go To Meeting. Sarà rilasciato l’attestato di partecipazione. Clicca sul link ed iscriviti https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2021/05/28/webinar-la-frustrazione-e-laggressivita-negli-autori-di-violenza/

La dolorosa ed estenuante ricerca, che non riesce ad essere appagata da nessuno, continua anche nell’età adolescenziale e adulta e, di solito irrompe in tutta la sua prepotenza nelle prime relazioni interpersonali tinte di affetto e sentimenti.

Il non sentirsi speciali e al centro delle attenzioni dapprima dei caregiver e successivamente delle altre persone vissute come significative dai “non amati” produce una “latente” colpevolezza e una “velenosa” nostalgia del non amore ricevuto, un vissuto che espone il non amato al continuo rischio di ritrovare il non amore altrui!

Se credi di aver vissuto un’esperienza simile puoi richiedere una consulenza o un orientamento gratuito:

Inviando una mail all’indirizzo e-mail info@traumaeviolenza.it;

Contattando il numero 3924401930 dalle 12:00 alle 16:00;

Inviando un messaggio WhatsApp al numero 3920666515;

Scrivendo sulle chat attive nei siti www.traumaeviolenza.it e www.formazionecontinuaviolenza.it.

Formazione continua sulla Violenza LIVE

Martedì 8 giugno alle ore 18:00 si terrà la prima diretta sulla pagina Facebook dell’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia dedicata ai “Delitti Familiari: cause, dinamiche e prevenzione”.

Qui è possibile ascoltare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify dell’A.I.P.C. https://open.spotify.com/show/3CWpZW8pFqFexLfg1CiOWQ?si=oNN7YmmLQMq0crAEVeYH-w

AIPC Editore © 2021 – Riproduzione Riservata