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Webinar 19 maggio ore 15:00 “VIOLENZA e incoSCIENZA”: Il sottile confine tra coSCIENZA e incoSCIENZA

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L’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia organizza il 19 maggio 2022 dalle ore 15:00 su piattaforma Goto meeting il webinar VIOLENZA e incoSCIENZA. I posti sono limitati. La partecipazione è gratuita con prenotazione obbligatoria. Sarà rilasciato l’attestato di partecipazione. Inizierà alle ore 15.

L’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia (A.I.P.C.) – APS, una no-profit fondata nel 2001, è formata da un’equipe multidisciplinare che si occupa della violenza in genere, in modo circolare e che si avvale di collaborazioni istituzionali. Nel 2011, con la collaborazione particolare della dott.ssa Tiziana Calzone, della dott.ssa Carmen Pellino e del dott. Massimo Lattanzi, è stato strutturato il protocollo scientifico integrato A.I.P.C. Scientific Violence Screening che prevede un assesment specifico della valutazione del rischio. Il protocollo A.S.V.S. forse unico sul panorama internazionale è applicato alla popolazione di persone che hanno vissuto (subito, agito e assistito) condotte violente, una rivoluzione “culturale” in termini di prevenzione e contrasto alla violenza, un nuovo punto di partenza. Il protocollo prevede colloqui clinici, una valutazione psicofisiologica, una psicodiagnostica specifica e un percorso integrante psicotraumatologia, mindfulness e terapia sensomotoria.

Prima community italiana per la formazione e l’aggiornamento continuo in presenza e online specifico sulla Violenza e sullo Stalking  www.formazionecontinuaviolenza.it

La condizione dello stato dell’arte degli studi scientifici applicati alla violenza è sovrapponibile ad una mancanza di consapevolezza e ad una caduta in uno stato di incoSCIENZA.

Durante la pandemia la ricerca scientifica ha permesso di trovare anche in tempi stretti, terapie efficaci a combattere il virus SARS-CoV-2 e vaccini. La VIOLENZA può essere annoverata come un’epidemia, quotidianamente i mass media, e non solo, ci aggiornano su numerosi casi che, per inciso, sono la sola punta dell’iceberg. La coSCIENZA sociale, le istituzioni, il mare magno dell’associazionismo che da “secoli” si occupa della VIOLENZA piuttosto che la società scientifica sembrerebbe essere caduta in uno stato di incoSCIENZA.

Evidentemente gli strumenti scientifici da applicare alla prevenzione e contrasto della VIOLENZA esistono!

I posti sono limitati. La partecipazione è gratuita con prenotazione obbligatoria. Sarà rilasciato l’attestato di partecipazione. Inizierà alle ore 15.

Questo webinar è particolarMENTE indicato a coloro che si occupano o vorrebbero occuparsi scientificaMENTE della VIOLENZA e che abbiano competenze e proposte.

Qui è possibile ascoltare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify dell’A.I.P.C.

https://open.spotify.com/show/3CWpZW8pFqFexLfg1CiOWQ?si=oNN7YmmLQMq0crAEVeYH-w

Regolamento partecipazione

È obbligatorio compilare e sottoscrivere la scheda e spedirla entro le ore 13:00 del 16 maggio 2022 in .pdf alla mail aipcitalia@gmail.com.  Il Workshop si terrà a distanza sulla piattaforma gratuita Goto Meeting. Si riceverà via e-mail il link di partecipazione. Dopo aver cliccato sul link, NON attivare il microfono e la webcam SENZA il permesso dell’amministratore. Di seguito le semplici indicazioni da seguire. È necessario un pc, un tablet o uno smartphone con un collegamento internet Wi-Fi o 5G. La piattaforma gratuita Goto Meeting è un applicativo molto intuitivo: si riceve via e-mail un invito che consente di accedere liberamente al servizio da ogni città o nazione. L’invito include un link, con un semplice click si accede alla piattaforma. L’accesso con Smartphone o Tablet prevede il download dell’App, compatibile con IOS e Android.

I posti sono limitati. La partecipazione è gratuita con prenotazione obbligatoria. Sarà rilasciato l’attestato di partecipazione. Inizierà alle ore 15.

Sportello per tutte le persone vittime o autrici di violenza

Lo sportello è dedicato a tutte le persone che hanno vissuto o vivono una relazione violenta.
Numero di cellulare e WhatsApp 3924401930 attivo dal lunedì alla domenica dalle ore 12:00 alle ore 16:00, e-mail aipcitalia@gmail.com o scrivendo sulle chat nei  siti www.traumaeviolenza.it,  www.delittifamiliari.it  e www.formazionecontinuaviolenza.it

Qui è possibile scaricare la scheda d’iscrizione da compilare obbligatoriamente per l’iscrizione:

E-book: Rubrica delitti familiari primo trimestre 2021

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Il delitto familiare è un tipo di delitto che si basa su ragioni e motivazioni profonde e difficili da individuare. La vittima può costituire oggetto di odio, invidia, frustrazione e proiezione oppure può essere una persona verso cui si prova un profondo senso di colpa che può motivare il persecutore alla sua messa in atto (A.I.P.C. 2013). A tale definizione si farà riferimento in questa rubrica.  Per approfondimenti vai sul sito www.traumaeviolenza.it o www.formazionecontinuaviolenza.it

Campagna di sensibilizzazione “Fermiamo insieme i traumi e violenza” giugno 2021. Se volessi partecipare e collaborare potresti inviare una mail a info@traumaeviolenza.it

Campagna di sensibilizzazione “Fermiamo insieme i traumi e violenza” giugno 2021.

La campagna prevista per il mese di giugno 2021 ha come obiettivo quello di contribuire all’interruzione della possibile trasmissione intergenerazionale dei traumi e della violenza e ha come destinatari principali i singoli con difficoltà relazionali, le coppie che intendono diventare genitori e i ragazzi in età preadolescenziale.

Se volessi partecipare e collaborare alla campagna invia una mail a info@traumaeviolenza.it

Se credi di aver vissuto uno o più traumi e di vivere relazioni disfunzionali puoi richiedere una consulenza o un orientamento gratuito:

Inviando una mail all’indirizzo e-mail info@traumaeviolenza.it;

Contattando il numero 3924401939 dalle 12:00 alle 16:00;

Inviando un messaggio WhatsApp al numero 3920666515;

Scrivendo sulle chat attive nei siti www.traumaeviolenza.it e www.formazionecontinuaviolenza.it.

Qui è possibile ascoltare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify dell’A.I.P.C. https://open.spotify.com/show/3CWpZW8pFqFexLfg1CiOWQ?si=oNN7YmmLQMq0crAEVeYH-w

Qui è possibile sfogliare l’e-book “Rubrica delitti familiari primo trimestre 2021”

https://flipbookpdf.net/web/site/56bf3fc86a6ff8782e014d6941eea2454e3ea5f6202105.pdf.html

AIPC Editore © 2021 – Riproduzione Riservata

E-book: Attaccamento romantico e coppie violente

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Sin dalla nascita l’individuo avverte una serie di impulsi fondamentali uno di questi è dettato dal bisogno di appartenenza, contesto del bisogno d’amore, ciò che ha maggiormente valore è il vissuto di sicurezza e protezione. Per approfondimenti vai sul sito www.traumaeviolenza.it o www.formazionecontinuaviolenza.it.

Sei uno psicologo, uno psicoterapeuta, un assistente sociale, un operatore delle forze dell’ordine, un avvocato o un giudice invia una mail a esperto@formazionecontinuaviolenza.it

Campagna di sensibilizzazione “Fermiamo insieme i traumi e violenza”

La campagna prevista per il mese di giugno 2021. La campagna ha come obiettivo quello di contribuire all’interruzione della possibile trasmissione intergenerazionale dei traumi e della violenza e come destinatari principali i singoli con difficoltà relazionali, le coppie che intendono diventare genitori e i ragazzi in età preadolescenziale.

Se volessi partecipare e collaborare alla campagna invia una mail a info@traumaeviolenza.it

Se credi di aver vissuto uno o più traumi e di vivere relazioni disfunzionali puoi richiedere una consulenza gratuita inviando una mail a  info@formazionecontinuaviolenza.it
Se preferisci telefonare puoi contattare il numero 392 440 1930.

Se preferisci WhatsApp puoi scrivere al numero 3920666515.

Workshop a distanza “I delitti familiari” 29 aprile 2021 16:00/18:00

Il Workshop Online è un confronto aperto al pubblico, in cui si discuterà con i professionisti dell’associazione la tematica dei delitti familiari. Il workshop del 29 aprile 2021 e si terrà a distanza sulla piattaforma gratuita Go To Meeting, dalle ore 16:00 alle ore 18:00. Per iscrizioni ed informazioni vai sul link

Qui è possibile sfogliare l’e-book: “Attaccamento romantico e coppie violente”

https://flipbookpdf.net/web/site/ae42ea2e2eb3653bfd2bad37f8240811b03b1db3202104.pdf.html

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L’Ombra del Passato

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Quarta delle Storie dell’Avvento: Un viaggio psicologico nei vissuti di Natale.

Il Natale, festa universalmente riconosciuta, è spesso associato a gioia, famiglia e doni. Tuttavia, al di là della superficie scintillante, le festività natalizie celano una complessità di emozioni e significati che possono variare notevolmente da persona a persona. Le “Storie dell’Avvento – Natale 2024” che presentiamo offrono un’opportunità unica per esplorare le profondità psicologiche legate al Natale, svelando come questa festività possa evocare una vasta gamma di sentimenti, dai più gioiosi ai più dolorosi.

Attraverso otto narrazioni distinte, ci addentreremo nell’universo emotivo di personaggi che affrontano sfide personali legate al Natale. Dalle pressioni sociali e familiari alle perdite e ai traumi, queste storie ci invitano a riflettere su come le esperienze individuali modellano la nostra percezione delle festività.

L’Ombra del Passato

Il Natale, per Marta, è diventato un periodo di grande angoscia e paura. Dietro l’apparente serenità delle festività, si nasconde un oscuro segreto che la perseguita da anni.

Durante la sua infanzia, Marta è stata vittima di abusi sessuali da parte di un familiare. Il Natale, un periodo tradizionalmente associato all’infanzia e alla famiglia, è diventato un trigger per questi ricordi dolorosi. Ogni anno, durante le festività, Marta rivive le sensazioni di paura, vergogna e impotenza provate durante gli abusi. Questo trauma ha profondamente segnato la sua vita, generando difficoltà nelle relazioni interpersonali e una profonda sfiducia negli altri.

L’equipe di professionisti volontari dell’AIPC, ha strutturato il sondaggio “Dietro le feste di Natale” per le persone con età compresa tra i 18 anni ei 30 anni. Se sei residente in Italia, partecipa a questo breve sondaggio che ti ruberà solo qualche minuto. Il sondaggio è in forma anonima, sarà garantita la sua privacy e i dati saranno utilizzati a solo scopo di ricerca. Per partecipare è sufficiente cliccare sul link e rispondere alle domande:  https://qualtricsxmq63h3w4zr.pdx1.qualtrics.com/jfe/preview/previewId/64afc058-655a-4442-ab98-43803df20d39/SV_5yCyCxku006Nba6?Q_CHL=preview&Q_SurveyVersionID=current

“Grazie per aver accettato di condividere la tua storia con Noi”.

Per guarire dalle ferite del passato, Marta ha bisogno di un supporto psicologico specializzato. Un percorso terapeutico potrebbe aiutarla a elaborare il trauma, a riconquistare il controllo della sua vita e a ricostruire relazioni sane e significative. È fondamentale che Marta si senta sicura e sostenuta durante questo processo, e che trovi un ambiente in cui possa esprimere liberamente le sue emozioni.

Dal 2 dicembre ti regaliamo due nuove storie natalizie ogni settimana fino a Natale. Se per te le feste sono un periodo difficile, il nostro sportello di ascolto è qui per te. Chiamaci tutti i giorni dalle 12:00 alle 16:00. Offriamo anche training online per aiutarti a vivere questo periodo con più serenità.”

Il Natale non è sempre un periodo felice per tutti. Se stai vivendo un momento difficile e i traumi del passato si riaffacciano, non sei solo. L’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia offre un supporto specializzato per superare le difficoltà emotive legate al Natale. I nostri esperti ti aiuteranno a elaborare il dolore, a gestire l’ansia e a ritrovare il benessere. Contattaci: aipcitalia@gmail.com +393924401930 (dalle 12:00 alle 16:00).

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Le Origini della Violenza: Un’Esplorazione Approfondita

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La violenza è un fenomeno complesso e multifattoriale, le cui radici affondano in profondità nella storia dell’umanità e nei meccanismi biologici e sociali.

Radici Biologiche
Evoluzione e Aggressività: Alcuni sostengono che l’aggressività sia inscritta nei nostri geni, un retaggio evolutivo che ci ha permesso di sopravvivere e riprodurci. Tuttavia, questa visione è stata ampiamente dibattuta e rifinita. L’aggressività, in realtà, è un comportamento adattivo che può manifestarsi in diverse forme, non necessariamente distruttive.
Neurotrasmettitori e Ormoni: Neurotrasmettitori come la serotonina e ormoni come il testosterone sono stati associati all’aggressività. Tuttavia, la relazione è complessa e influenzata da numerosi altri fattori.
Strutture Cerebrali: Alcune aree del cervello, come l’amigdala, sono coinvolte nella regolazione delle emozioni, inclusa l’aggressività. Danni o disfunzioni in queste aree possono aumentare la probabilità di comportamenti violenti.

CENTRO DI ASCOLTO ATTIVO TUTTI I GIORNI ANCHE DURANTE LE FESTIVITA’ NATALIZIE

Lo sportello di ascolto ed orientamento sul benessere individuale e relazionale dell’A.I.P.C. è dedicato a tutte le persone senza distinzione di genere. Il numero unico A.I.P.C. è il 3924401930 attivo tutti i giorni festivi compresi dalle ore 12:00 alle ore 16:00 e la e-mail è aipcitalia@gmail.com.

Fattori Sociali e Culturali
Disuguaglianza e Ingiustizia: La disuguaglianza sociale, la povertà e l’ingiustizia sono fattori che possono aumentare la probabilità di conflitti e violenza. Quando le persone si sentono private delle loro opportunità o dei loro diritti, possono reagire con rabbia e aggressività.
Cultura della Violenza: La cultura può normalizzare o glorificare la violenza, rendendola più probabile. I media, i videogiochi violenti e la violenza domestica possono contribuire a creare un ambiente in cui la violenza è percepita come un’opzione accettabile per risolvere i conflitti.
Gruppi e Identità: L’appartenenza a gruppi sociali e l’identificazione con una particolare identità possono portare alla violenza quando i gruppi entrano in conflitto per risorse o status.

Fattori Psicologici
Frustrazione e Aggressività: La teoria della frustrazione-aggressività suggerisce che la frustrazione, ovvero l’impedimento al raggiungimento di un obiettivo, può portare all’aggressività.
Apprendimento Sociale: Gli individui apprendono comportamenti violenti osservando gli altri. Famiglie violente, modelli di ruolo aggressivi e l’esposizione alla violenza nei media possono contribuire all’apprendimento di comportamenti violenti.
Disturbi Mentali: Alcuni disturbi mentali, come il disturbo antisociale di personalità, sono associati a un aumentato rischio di comportamenti violenti.

DONACI IL 5×1000. Nella dichiarazione dei redditi inserisci il nostro Codice Fiscale: 97238660589


È importante sottolineare che la violenza è un fenomeno multifattoriale e che non esiste una singola causa. Le interazioni tra fattori biologici, sociali, culturali e psicologici giocano un ruolo fondamentale nello sviluppo di comportamenti violenti.

Riferimenti bibliografici

Robert M. Sapolsky, Biologia del bene e del male. Come la scienza spiega il meglio e il peggio del comportamento umano. ROY Edizioni, 2024

AIPC Editore © 2024. Riproduzione Riservata.

“Biologia del bene e del male”: Un’esplorazione multidisciplinare della natura umana

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Sapolsky, un rinomato neuroendocrinologo e primatologo, ci invita in un affascinante viaggio attraverso le complessità del comportamento umano. Il suo obiettivo è ambizioso: comprendere le radici biologiche del bene e del male, sfidando la dicotomia semplicistica tra natura e cultura.

Le basi biologiche del comportamento
Il cervello, un organo sociale: Sapolsky sottolinea come il nostro cervello si sia evoluto in un contesto sociale, plasmato dalle interazioni con gli altri. Le nostre emozioni, i nostri giudizi morali e persino la nostra capacità di empatizzare sono profondamente radicati nella biologia del nostro cervello.
L’impatto degli ormoni: Gli ormoni, come il testosterone e l’ossitocina, svolgono un ruolo cruciale nel modulare il nostro comportamento sociale. Tuttavia, Sapolsky ci avverte contro le semplificazioni eccessive, sottolineando che l’influenza degli ormoni è complessa e dipende da numerosi fattori.
I geni e l’ambiente: Il dibattito natura-cultura è superato. Sapolsky dimostra come geni e ambiente interagiscono in modo dinamico, plasmando chi siamo. I nostri geni forniscono un quadro generale, ma sono le esperienze di vita a dipingere i dettagli.

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Le sfumature del bene e del male
Il contesto è tutto: Le nostre azioni non sono determinate esclusivamente dalla nostra natura biologica, ma anche dal contesto sociale e culturale in cui viviamo. Sapolsky ci mostra come situazioni apparentemente banali possono scatenare comportamenti estremi, sia di altruismo che di violenza.
La violenza: un fenomeno complesso: L’autore analizza le cause biologiche e sociali della violenza, dalla guerra ai crimini individuali. Sottolinea come la violenza sia spesso il risultato di una combinazione di fattori, tra cui la disuguaglianza, la competizione per le risorse e le dinamiche di gruppo.
L’altruismo: un istinto profondo: Sapolsky dedica ampio spazio all’altruismo, dimostrando come la cooperazione e l’empatia siano inscritte nel nostro DNA. L’amore materno, l’amicizia e l’altruismo verso gli estranei sono tutti esempi di comportamenti prosociali che hanno un fondamento biologico.

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Le implicazioni per la società
La necessità di un approccio multidisciplinare: Per comprendere appieno la complessità del comportamento umano è necessario integrare conoscenze provenienti da diverse discipline, dalla biologia alla sociologia, dalla psicologia all’antropologia.
Le sfide e le opportunità: Sapolsky ci invita a riflettere sulle implicazioni delle sue scoperte per la società. La comprensione delle basi biologiche del comportamento può aiutarci a sviluppare politiche più efficaci per prevenire la violenza, promuovere la cooperazione e costruire società più eque e giuste.

In conclusione, “Biologia del bene e del male” è un’opera fondamentale per chiunque sia interessato a comprendere la natura umana. Sapolsky ci offre una visione affascinante e complessa del nostro comportamento, sfidandoci a riconsiderare le nostre idee preconcette sul bene e sul male.

Riferimenti bibliografici

Robert M. Sapolsky, Biologia del bene e del male. Come la scienza spiega il meglio e il peggio del comportamento umano. ROY Edizioni, 2024

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Pillole dedicate alla Psicologia e alle Neuroscienze a cura dell’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia

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I video sono stati realizzati dai dottori e dottoresse in Psicologia che stanno svolgendo il tirocinio presso l’A.I.P.C. La pillola di oggi è dedicata alla Rubrica Delitti Familiari della settimana dal 28 novembre al 04 dicembre 2024. Info 3924401930.

Iscriviti al canale A.I.P.C. su WhatsApp: https://whatsapp.com/channel/0029VafqA3L6RGJBjFjFql3y

Qui è possibile ascoltare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify dell’A.I.P.C. https://open.spotify.com/show/3CWpZW8pFqFexLfg1CiOWQ?si=oNN7YmmLQMq0crAEVeYH-w

CENTRO DI ASCOLTO ATTIVO TUTTI I GIORNI ANCHE DURANTE LE FESTIVITA’ NATALIZIE

Lo sportello di ascolto ed orientamento sul benessere individuale e relazionale dell’A.I.P.C. è dedicato a tutte le persone senza distinzione di genere. Il numero unico A.I.P.C. è il 3924401930 attivo tutti i giorni festivi compresi dalle ore 12:00 alle ore 16:00 e la e-mail è aipcitalia@gmail.com.

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Link YOU TUBE: https://youtube.com/shorts/01jl8qNmtq8?feature=share

Il Natale Silenzioso. Terza storia delle Storie dell’Avvento: Un viaggio psicologico nei vissuti di Natale. È possibile leggerla cliccando sul link: https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2024/12/09/il-natale-silenzioso/

È possibile leggere tutte le storie cliccando sul link: www.formazionecontinuaviolenza.it

E-book AIPC Rubrica Delitti Familiari settimana dal 28 novembre al 04 dicembre 2024. È possibile sfogliare gratuitamente l’ebook cliccando sul link: https://flipbookpdf.net/web/site/0991b111982e7200ed85ff95396058504dc8b046202412.pdf.html

Podcast AIPC Rubrica Delitti Familiari settimana dal 28 novembre al 04 dicembre 2024.  È possibile ascoltare gratuitamente il podcast cliccando sul link: https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2024/12/09/podcast-aipc-rubrica-delitti-familiari-settimana-dal-28-novembre-al-04-dicembre-2024/

Pillole dedicate alla Psicologia e alle Neuroscienze: Rubrica Delitti familiari settimana Pillola AIPC dedicata alla Rubrica sui delitti familiari settimana dal 28 novembre al 04 dicembre 2024. È possibile leggerlo cliccando sul link: https://www.centroitalianonarcisismo.it/2024/12/09/pillole-dedicate-alla-psicologia-e-alle-neuroscienze-a-cura-dellassociazione-italiana-di-psicologia-e-criminologia-22/


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Ebook AIPC “Rubrica Delitti Familiari settimana dal 28 novembre al 04 dicembre 2024”.

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La rubrica Weekly riporta i casi della settimana e permette un monitoraggio ancora più costante, inoltre, è possibile correlare settimanalmente i casi di tutte le settimane dell’anno. La rubrica Delitti Familiari Weekly si aggiunge a quella mensile, trimestrale, semestrale e annuale. Info 3924401930.

Iscriviti al canale A.I.P.C. su WhatsApp: https://whatsapp.com/channel/0029VafqA3L6RGJBjFjFql3y

Qui è possibile ascoltare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify dell’A.I.P.C. https://open.spotify.com/show/3CWpZW8pFqFexLfg1CiOWQ?si=oNN7YmmLQMq0crAEVeYH-w

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Lo sportello di ascolto ed orientamento sul benessere individuale e relazionale dell’A.I.P.C. è dedicato a tutte le persone senza distinzione di genere. Il numero unico A.I.P.C. è il 3924401930 attivo tutti i giorni festivi compresi dalle ore 12:00 alle ore 16:00 e la e-mail è aipcitalia@gmail.com.

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Il Natale Silenzioso. Terza storia delle Storie dell’Avvento: Un viaggio psicologico nei vissuti di Natale. È possibile leggerla cliccando sul link:https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2024/12/09/il-natale-silenzioso/

È possibile leggere tutte le storie cliccando sul link: www.formazionecontinuaviolenza.it

Pillole AIPC dedicate alla Psicologia e alle Neuroscienze: Rubrica delitti familiari settimana dal 28 novembre al 04 dicembre 2024. È possibile leggerlo cliccando sul link: https://www.centroitalianonarcisismo.it/2024/12/09/pillole-dedicate-alla-psicologia-e-alle-neuroscienze-a-cura-dellassociazione-italiana-di-psicologia-e-criminologia-22/

E-book AIPC Rubrica Delitti Familiari settimana dal 28 novembre al 04 dicembre 2024. È possibile sfogliare l’ebook cliccando sul link: https://flipbookpdf.net/web/site/0991b111982e7200ed85ff95396058504dc8b046202412.pdf.html

Podcast AIPC Rubrica Delitti Familiari settimana dal 28 novembre al 04 dicembre 2024.  È possibile ascoltare gratuitamente il podcast cliccando sul link: https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2024/12/09/podcast-aipc-rubrica-delitti-familiari-settimana-dal-28-novembre-al-04-dicembre-2024/

AIPC Editore © 2024. Riproduzione Riservata.

Podcast AIPC “Rubrica Delitti Familiari settimana dal 28 novembre al 04 dicembre 2024”. 

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La rubrica Weekly riporta i casi della settimana e permette un monitoraggio ancora più costante, inoltre, è possibile correlare settimanalmente i casi di tutte le settimane dell’anno. La rubrica Delitti Familiari Weekly si aggiunge a quella mensile, trimestrale, semestrale e annuale. Info 3924401930.


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Il Natale Silenzioso. Terza storia delle Storie dell’Avvento: Un viaggio psicologico nei vissuti di Natale.
È possibile leggerla cliccando sul link: https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2024/12/09/il-natale-silenzioso/


È possibile leggere tutte le storie cliccando sul link: www.formazionecontinuaviolenza.it


Pillole dedicate alla Psicologia e alle Neuroscienze: Rubrica delitti familiari settimana dal 28 novembre al 04 dicembre 2024. È possibile leggerlo cliccando sul link: https://www.centroitalianonarcisismo.it/2024/12/09/pillole-dedicate-alla-psicologia-e-alle-neuroscienze-a-cura-dellassociazione-italiana-di-psicologia-e-criminologia-22/


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Podcast AIPC Rubrica Delitti Familiari settimana dal 28 novembre al 04 dicembre 2024.  
È possibile ascoltare gratuitamente il podcast cliccando sul link:


AIPC Editore © 2024. Riproduzione Riservata

Il Natale Silenzioso

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Terza storia delle Storie dell’Avvento: Un viaggio psicologico nei vissuti di Natale.

Il Natale, festa universalmente riconosciuta, è spesso associato a gioia, famiglia e doni. Tuttavia, al di là della superficie scintillante, le festività natalizie celano una complessità di emozioni e significati che possono variare notevolmente da persona a persona. Le “Storie dell’Avvento – Natale 2024” che presentiamo offrono un’opportunità unica per esplorare le profondità psicologiche legate al Natale, svelando come questa festività possa evocare una vasta gamma di sentimenti, dai più gioiosi ai più dolorosi.

Attraverso otto narrazioni distinte, ci addentreremo nell’universo emotivo di personaggi che affrontano sfide personali legate al Natale. Dalle pressioni sociali e familiari alle perdite e ai traumi, queste storie ci invitano a riflettere su come le esperienze individuali modellano la nostra percezione delle festività.

Il Natale Silenzioso

Il Natale, per Giovanni, era sempre stato sinonimo di famiglia, risate e calore. Ma la separazione dei suoi genitori ha frantumato questa immagine idilliaca, lasciando un vuoto incolmabile nel suo cuore.

Dopo il divorzio, le festività natalizie hanno perso il loro significato per Giovanni. La casa, un tempo animata da risate e canti, è diventata silenziosa e vuota. Ogni Natale, Giovanni si ritrova a rivivere i bei momenti passati con la sua famiglia, provando un senso di nostalgia e di perdita. Questa profonda tristezza ha influenzato le sue relazioni interpersonali, rendendolo più introverso e diffidente.

L’equipe di professionisti volontari dell’AIPC, ha strutturato il sondaggio “Dietro le feste di Natale” per le persone con età compresa tra i 18 anni ei 30 anni. Se sei residente in Italia, partecipa a questo breve sondaggio che ti ruberà solo qualche minuto. Il sondaggio è in forma anonima, sarà garantita la sua privacy e i dati saranno utilizzati a solo scopo di ricerca. Per partecipare è sufficiente cliccare sul link e rispondere alle domande: https://qualtricsxmq63h3w4zr.pdx1.qualtrics.com/jfe/preview/previewId/64afc058-655a-4442-ab98-43803df20d39/SV_5yCyCxku006Nba6?Q_CHL=preview&Q_SurveyVersionID=current

“Grazie per aver accettato di condividere la tua storia con Noi”.

Per superare questo dolore, Giovanni potrebbe cercare di costruire nuove tradizioni e di creare nuovi ricordi positivi. Partecipare a gruppi di sostegno o attività di volontariato potrebbe aiutarlo a incontrare nuove persone e a sentirsi meno solo. Un percorso terapeutico potrebbe sostenerlo nell’elaborare il lutto e nel ritrovare un nuovo equilibrio.

Dal 2 dicembre ti regaliamo due nuove storie natalizie ogni settimana fino a Natale. Se per te le feste sono un periodo difficile, il nostro sportello di ascolto è qui per te. Chiamaci tutti i giorni dalle 12:00 alle 16:00. Offriamo anche training online per aiutarti a vivere questo periodo con più serenità.”

Il Natale non è sempre un periodo felice per tutti. Se stai vivendo un momento difficile e i traumi del passato si riaffacciano, non sei solo. L’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia offre un supporto specializzato per superare le difficoltà emotive legate al Natale. I nostri esperti ti aiuteranno a elaborare il dolore, a gestire l’ansia e a ritrovare il benessere. Contattaci: aipcitalia@gmail.com +393924401930 (dalle 12:00 alle 16:00).

È possibile leggere tutte le storie cliccando sul link: www.formazionecontinuaviolenza.it

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Perché i testimoni della violenza non intervengono? Un’analisi psicologica

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Il fenomeno dell’inerzia dei testimoni di fronte a situazioni di emergenza, come atti di violenza, è stato ampiamente studiato dalla psicologia sociale. L’apparente paradosso di fronte al quale ci si trova, ovvero l’assenza di intervento da parte di numerosi spettatori, trova spiegazione in un complesso intreccio di fattori psicologici, sociali e situazionali.

L’effetto spettatore: un fenomeno complesso

Il concetto chiave per comprendere tale fenomeno è quello di “effetto spettatore” (o “bystander effect”), introdotto da Darley e Latané (1968). Esso descrive la tendenza degli individui a essere meno propensi a intervenire in una situazione di emergenza quando sono presenti altri testimoni.

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Lo sportello di ascolto ed orientamento sul benessere individuale e relazionale dell’A.I.P.C. è dedicato a tutte le persone senza distinzione di genere. Il numero unico A.I.P.C. è il 3924401930 attivo tutti i giorni festivi compresi dalle ore 12:00 alle ore 16:00 e la e-mail è aipcitalia@gmail.com.

Fattori che influenzano l’intervento:

  • Diffusione della responsabilità: La presenza di altri individui induce nei testimoni la percezione che la responsabilità di intervenire sia distribuita tra tutti, attenuando il senso di urgenza e responsabilità individuale.
  • Inibizione sociale: La paura di essere giudicati negativamente dagli altri o di compiere azioni inappropriate può inibire l’intervento.
  • Interpretazione della situazione: L’ambiguità della situazione, la valutazione dei potenziali rischi e la percezione della gravità dell’evento influenzano la decisione di intervenire.
  • Competenza percepita: La convinzione di non essere in grado di affrontare efficacemente la situazione può dissuadere dall’intervenire.
  • Costo-beneficio: Gli individui tendono a valutare i costi (rischio fisico, sociale, emotivo) e i benefici (aiutare qualcuno, evitare un senso di colpa) associati all’intervento.

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Meccanismi psicologici sottostanti:

  • Paura: La paura di essere aggrediti, di subire danni fisici o psicologici è un potente inibitore dell’azione.
  • Shock: L’impatto emotivo di una situazione violenta può paralizzare e impedire di reagire in modo razionale.
  • Conformismo: La tendenza a conformarsi alle norme sociali e al comportamento degli altri può portare a non intervenire.

Fattori sociali e culturali:

  • Norme sociali: Le norme culturali che regolano l’interazione sociale influenzano la propensione a intervenire.
  • Relazione con la vittima: La conoscenza pregressa della vittima e la sua appartenenza al proprio gruppo sociale possono aumentare la probabilità di intervento.
  • Caratteristiche dell’ambiente: L’ambiente fisico e sociale in cui si verifica l’evento può facilitare o inibire l’intervento.

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Implicazioni e interventi:

Comprendere i meccanismi psicologici alla base dell’effetto spettatore è fondamentale per sviluppare interventi efficaci per promuovere l’aiuto in situazioni di emergenza. Ad esempio, è possibile progettare campagne di sensibilizzazione che sottolineino l’importanza di intervenire e che forniscano indicazioni su come agire in sicurezza.

Riferimenti bibliografici:

  • Darley, J. M., & Latané, B. (1968). Bystander intervention in emergencies: Diffusion of responsibility. Journal of Personality and Social Psychology,1 8(4), 377-383.
  • Latané, B., & Darley, J. M. (1970). The unresponsive bystander: Why doesn’t he help?. New York: Appleton-Century-Crofts.

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La competizione in famiglia: quando l’amore incontra la rivalità

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La dinamica familiare è un complesso intreccio di legami affettivi, ruoli e aspettative. In contesti di nuove coppie con figli provenienti da precedenti relazioni, può emergere una forma particolare di competizione: quella tra il nuovo partner e il figlio dell’altro genitore.

Le radici della competizione
Gelosia e insicurezza: Il nuovo partner può provare gelosia per l’attenzione che il genitore dedica al figlio, percependolo come un rivale in amore.
Conflitti di ruolo: Il figlio, a sua volta, può sentirsi minacciato dalla nuova figura, temendo di perdere l’affetto del genitore o di vedere modificato il proprio ruolo all’interno della famiglia.
Confronti e aspettative: Spesso, si instaurano confronti tra il figlio e il nuovo partner, alimentando sensazioni di inadeguatezza o superiorità.
Paure e ansie: La paura del cambiamento e l’incertezza sul futuro possono intensificare la competitività.
Ombre del passato: Il comportamento del nuovo partner, nel dedicare tempo al lavoro o ad altre attività, può rievocare nel partner precedente ricordi di un genitore assente o poco presente, intensificando le dinamiche competitive.

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Le conseguenze
Disturbi relazionali: La competizione può danneggiare le relazioni all’interno della famiglia, creando tensioni e conflitti.
Problemi emotivi: I coinvolti possono sperimentare ansia, tristezza, rabbia e senso di solitudine.
Difficoltà di adattamento: L’adattamento alla nuova famiglia può risultare più complesso e faticoso.
Riattivazione di ferite emotive: Il confronto con il passato può riaprire vecchie ferite emotive legate alle figure genitoriali.

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Come affrontare la situazione
Comunicazione aperta: È fondamentale creare uno spazio di dialogo in cui ognuno possa esprimere le proprie emozioni e preoccupazioni.
Empatia: Cercare di comprendere il punto di vista dell’altro e validare le sue emozioni.
Collaborazione: Lavorare insieme per costruire una nuova famiglia, basata sulla collaborazione e il rispetto reciproco.
Supporto professionale: In caso di difficoltà, rivolgersi a un terapeuta familiare può essere utile per trovare strategie di risoluzione dei conflitti.
Elaborazione del passato: È importante affrontare e elaborare le proprie esperienze passate per non proiettare le proprie ferite sulla nuova relazione.

Bibliografia
Sarpato, A. (2023). Nuovi compagni di mamma e papà: come comportarsi? Annabell Sarpato.
Centro Interapia. (2023). Nuovi partner e figli: tra ostacoli e opportunità.
Santagostino Psiche. (2023). Come presentare il nuovo partner ai figli.

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I Meccanismi Neurobiologici del Senso di Colpa e dell’Onnipotenza

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La correlazione tra senso di colpa e onnipotenza, come abbiamo visto, è un tema affascinante e complesso. Approfondire i meccanismi neurobiologici che sottendono queste esperienze emotive ci permette di gettare una luce più chiara su questo intrigante legame.

Il Senso di Colpa: Un’Esplorazione Neurobiologica

Il senso di colpa è un’emozione complessa che coinvolge diverse regioni del cervello. Tra le principali aree coinvolte troviamo:

Corteccia prefrontale mediale: Questa regione è cruciale per l’elaborazione delle informazioni sociali, la valutazione morale e la presa di decisioni. È coinvolta nell’auto-riflessione e nella valutazione delle conseguenze delle proprie azioni.

Insula: L’insula è associata all’esperienza soggettiva delle emozioni, comprese quelle sociali come la colpa. È coinvolta nella percezione del corpo e nella consapevolezza delle proprie emozioni.
Amigdala: L’amigdala svolge un ruolo chiave nell’elaborazione delle emozioni, in particolare quelle legate alla paura e alla rabbia. È coinvolta nella formazione e nel consolidamento delle memorie emotive.

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Studi di neuroimaging hanno dimostrato che durante l’esperienza del senso di colpa si attivano queste aree cerebrali in modo coordinato. Ad esempio, studi con fMRI hanno mostrato un aumento dell’attività nella corteccia prefrontale mediale e nell’insula durante compiti che inducono il senso di colpa.

L’Onnipotenza: Un’Illusione Neurobiologica?

L’onnipotenza, pur essendo un concetto psicologico, ha anche delle basi neurobiologiche. Alcuni studi suggeriscono che l’illusione di controllo può essere legata a:

Disregolazione dei sistemi dopaminergici: La dopamina è un neurotrasmettitore coinvolto nel sistema di ricompensa e nella motivazione. Una disregolazione di questo sistema potrebbe contribuire a un’eccessiva valorizzazione dei propri successi e a una sottovalutazione dei fattori esterni.
Alterazioni nei circuiti cerebrali legati alla teoria della mente: La teoria della mente è la capacità di attribuire stati mentali (credenze, desideri, intenzioni) agli altri. Alterazioni in questi circuiti potrebbero portare a una difficoltà nel comprendere le prospettive altrui e a una sovrastima della propria influenza sugli eventi.

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Qui è possibile ascoltare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify dell’A.I.P.C. https://open.spotify.com/show/3CWpZW8pFqFexLfg1CiOWQ?si=oNN7YmmLQMq0crAEVeYH-w

È importante sottolineare che la ricerca in questo campo è ancora in corso e che i meccanismi neurobiologici sottostanti al senso di colpa e all’onnipotenza sono complessi e multifattoriali.


Riferimenti Bibliografici

* Damasio, A. R. (2003). Looking for Spinoza: Joy, sorrow, and the feeling brain. Harcourt Books.

* Greene, J. D. (2013). Moral tribes: Emotion, reason, and the gap between us and them. Penguin Books.

* Kandel, E. R., Schwartz, J. H., & Jessell, T. M. (2000). Principles of neural science. McGraw-Hill.

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