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Webinar 19 maggio ore 15:00 “VIOLENZA e incoSCIENZA”: Il sottile confine tra coSCIENZA e incoSCIENZA

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L’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia organizza il 19 maggio 2022 dalle ore 15:00 su piattaforma Goto meeting il webinar VIOLENZA e incoSCIENZA. I posti sono limitati. La partecipazione è gratuita con prenotazione obbligatoria. Sarà rilasciato l’attestato di partecipazione. Inizierà alle ore 15.

L’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia (A.I.P.C.) – APS, una no-profit fondata nel 2001, è formata da un’equipe multidisciplinare che si occupa della violenza in genere, in modo circolare e che si avvale di collaborazioni istituzionali. Nel 2011, con la collaborazione particolare della dott.ssa Tiziana Calzone, della dott.ssa Carmen Pellino e del dott. Massimo Lattanzi, è stato strutturato il protocollo scientifico integrato A.I.P.C. Scientific Violence Screening che prevede un assesment specifico della valutazione del rischio. Il protocollo A.S.V.S. forse unico sul panorama internazionale è applicato alla popolazione di persone che hanno vissuto (subito, agito e assistito) condotte violente, una rivoluzione “culturale” in termini di prevenzione e contrasto alla violenza, un nuovo punto di partenza. Il protocollo prevede colloqui clinici, una valutazione psicofisiologica, una psicodiagnostica specifica e un percorso integrante psicotraumatologia, mindfulness e terapia sensomotoria.

Prima community italiana per la formazione e l’aggiornamento continuo in presenza e online specifico sulla Violenza e sullo Stalking  www.formazionecontinuaviolenza.it

La condizione dello stato dell’arte degli studi scientifici applicati alla violenza è sovrapponibile ad una mancanza di consapevolezza e ad una caduta in uno stato di incoSCIENZA.

Durante la pandemia la ricerca scientifica ha permesso di trovare anche in tempi stretti, terapie efficaci a combattere il virus SARS-CoV-2 e vaccini. La VIOLENZA può essere annoverata come un’epidemia, quotidianamente i mass media, e non solo, ci aggiornano su numerosi casi che, per inciso, sono la sola punta dell’iceberg. La coSCIENZA sociale, le istituzioni, il mare magno dell’associazionismo che da “secoli” si occupa della VIOLENZA piuttosto che la società scientifica sembrerebbe essere caduta in uno stato di incoSCIENZA.

Evidentemente gli strumenti scientifici da applicare alla prevenzione e contrasto della VIOLENZA esistono!

I posti sono limitati. La partecipazione è gratuita con prenotazione obbligatoria. Sarà rilasciato l’attestato di partecipazione. Inizierà alle ore 15.

Questo webinar è particolarMENTE indicato a coloro che si occupano o vorrebbero occuparsi scientificaMENTE della VIOLENZA e che abbiano competenze e proposte.

Qui è possibile ascoltare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify dell’A.I.P.C.

https://open.spotify.com/show/3CWpZW8pFqFexLfg1CiOWQ?si=oNN7YmmLQMq0crAEVeYH-w

Regolamento partecipazione

È obbligatorio compilare e sottoscrivere la scheda e spedirla entro le ore 13:00 del 16 maggio 2022 in .pdf alla mail aipcitalia@gmail.com.  Il Workshop si terrà a distanza sulla piattaforma gratuita Goto Meeting. Si riceverà via e-mail il link di partecipazione. Dopo aver cliccato sul link, NON attivare il microfono e la webcam SENZA il permesso dell’amministratore. Di seguito le semplici indicazioni da seguire. È necessario un pc, un tablet o uno smartphone con un collegamento internet Wi-Fi o 5G. La piattaforma gratuita Goto Meeting è un applicativo molto intuitivo: si riceve via e-mail un invito che consente di accedere liberamente al servizio da ogni città o nazione. L’invito include un link, con un semplice click si accede alla piattaforma. L’accesso con Smartphone o Tablet prevede il download dell’App, compatibile con IOS e Android.

I posti sono limitati. La partecipazione è gratuita con prenotazione obbligatoria. Sarà rilasciato l’attestato di partecipazione. Inizierà alle ore 15.

Sportello per tutte le persone vittime o autrici di violenza

Lo sportello è dedicato a tutte le persone che hanno vissuto o vivono una relazione violenta.
Numero di cellulare e WhatsApp 3924401930 attivo dal lunedì alla domenica dalle ore 12:00 alle ore 16:00, e-mail aipcitalia@gmail.com o scrivendo sulle chat nei  siti www.traumaeviolenza.it,  www.delittifamiliari.it  e www.formazionecontinuaviolenza.it

Qui è possibile scaricare la scheda d’iscrizione da compilare obbligatoriamente per l’iscrizione:

E-book: Rubrica delitti familiari primo trimestre 2021

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Il delitto familiare è un tipo di delitto che si basa su ragioni e motivazioni profonde e difficili da individuare. La vittima può costituire oggetto di odio, invidia, frustrazione e proiezione oppure può essere una persona verso cui si prova un profondo senso di colpa che può motivare il persecutore alla sua messa in atto (A.I.P.C. 2013). A tale definizione si farà riferimento in questa rubrica.  Per approfondimenti vai sul sito www.traumaeviolenza.it o www.formazionecontinuaviolenza.it

Campagna di sensibilizzazione “Fermiamo insieme i traumi e violenza” giugno 2021. Se volessi partecipare e collaborare potresti inviare una mail a info@traumaeviolenza.it

Campagna di sensibilizzazione “Fermiamo insieme i traumi e violenza” giugno 2021.

La campagna prevista per il mese di giugno 2021 ha come obiettivo quello di contribuire all’interruzione della possibile trasmissione intergenerazionale dei traumi e della violenza e ha come destinatari principali i singoli con difficoltà relazionali, le coppie che intendono diventare genitori e i ragazzi in età preadolescenziale.

Se volessi partecipare e collaborare alla campagna invia una mail a info@traumaeviolenza.it

Se credi di aver vissuto uno o più traumi e di vivere relazioni disfunzionali puoi richiedere una consulenza o un orientamento gratuito:

Inviando una mail all’indirizzo e-mail info@traumaeviolenza.it;

Contattando il numero 3924401939 dalle 12:00 alle 16:00;

Inviando un messaggio WhatsApp al numero 3920666515;

Scrivendo sulle chat attive nei siti www.traumaeviolenza.it e www.formazionecontinuaviolenza.it.

Qui è possibile ascoltare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify dell’A.I.P.C. https://open.spotify.com/show/3CWpZW8pFqFexLfg1CiOWQ?si=oNN7YmmLQMq0crAEVeYH-w

Qui è possibile sfogliare l’e-book “Rubrica delitti familiari primo trimestre 2021”

https://flipbookpdf.net/web/site/56bf3fc86a6ff8782e014d6941eea2454e3ea5f6202105.pdf.html

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E-book: Attaccamento romantico e coppie violente

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Sin dalla nascita l’individuo avverte una serie di impulsi fondamentali uno di questi è dettato dal bisogno di appartenenza, contesto del bisogno d’amore, ciò che ha maggiormente valore è il vissuto di sicurezza e protezione. Per approfondimenti vai sul sito www.traumaeviolenza.it o www.formazionecontinuaviolenza.it.

Sei uno psicologo, uno psicoterapeuta, un assistente sociale, un operatore delle forze dell’ordine, un avvocato o un giudice invia una mail a esperto@formazionecontinuaviolenza.it

Campagna di sensibilizzazione “Fermiamo insieme i traumi e violenza”

La campagna prevista per il mese di giugno 2021. La campagna ha come obiettivo quello di contribuire all’interruzione della possibile trasmissione intergenerazionale dei traumi e della violenza e come destinatari principali i singoli con difficoltà relazionali, le coppie che intendono diventare genitori e i ragazzi in età preadolescenziale.

Se volessi partecipare e collaborare alla campagna invia una mail a info@traumaeviolenza.it

Se credi di aver vissuto uno o più traumi e di vivere relazioni disfunzionali puoi richiedere una consulenza gratuita inviando una mail a  info@formazionecontinuaviolenza.it
Se preferisci telefonare puoi contattare il numero 392 440 1930.

Se preferisci WhatsApp puoi scrivere al numero 3920666515.

Workshop a distanza “I delitti familiari” 29 aprile 2021 16:00/18:00

Il Workshop Online è un confronto aperto al pubblico, in cui si discuterà con i professionisti dell’associazione la tematica dei delitti familiari. Il workshop del 29 aprile 2021 e si terrà a distanza sulla piattaforma gratuita Go To Meeting, dalle ore 16:00 alle ore 18:00. Per iscrizioni ed informazioni vai sul link

Qui è possibile sfogliare l’e-book: “Attaccamento romantico e coppie violente”

https://flipbookpdf.net/web/site/ae42ea2e2eb3653bfd2bad37f8240811b03b1db3202104.pdf.html

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Emozioni Intense: Un Viaggio tra Scienza, Psicologia ed Esperienze Umane

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Le emozioni intense sono esperienze umane potenti che colorano la nostra vita di gioia, dolore, rabbia, paura e sorpresa. Comprendere la loro natura, origine e impatto è fondamentale per navigare il complesso paesaggio emotivo che ci abita.
 

La Scienza delle Emozioni Intense
Dal punto di vista neurobiologico, le emozioni intense sono il risultato di un’interazione complessa tra diverse aree del cervello, tra cui l’amigdala (coinvolta nell’elaborazione delle emozioni, in particolare la paura), l’ippocampo (legato alla memoria emotiva) e la corteccia prefrontale (responsabile della regolazione delle emozioni e del pensiero razionale) (1).
Quando viviamo un’emozione intensa, queste aree si attivano in modo coordinato, rilasciando neurotrasmettitori come dopamina e serotonina, che influenzano il nostro umore, motivazione e comportamento (2).
 

La Psicologia delle Emozioni Intense
La psicologia riconosce che le emozioni intense sono parte integrante dell’esperienza umana e svolgono un ruolo cruciale nella nostra sopravvivenza, adattamento e benessere (3).
Le emozioni intense ci forniscono informazioni preziose sull’ambiente circostante, ci aiutano a valutare le situazioni, a prendere decisioni e a comunicare i nostri bisogni agli altri. Tuttavia, quando le emozioni intense sono eccessive, disregolate o inappropriate al contesto, possono portare a difficoltà psicologiche come ansia, depressione, disturbo bipolare e disturbo borderline di personalità (4).

L’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia (AIPC) conduce training di autoregolazione, previa valutazione psicofisiologica anche con biofeedback, per aiutare le persone a ritrovare una regolazione corporea, in particolare della tensione muscolare.

Per informazioni e contatti:

  • Telefono e WhatsApp: 3924401930 (tutti i giorni dalle 12:00 alle 16:00)
  • Email: aipcitalia@gmail.com
     

Storie di Emozioni Intense
La Forza della Resilienza: Una giovane donna di nome Anna affronta la perdita improvvisa di una persona cara. Il dolore è intenso, ma attraverso il supporto di amici e familiari, Anna impara a elaborare il lutto, a trovare un nuovo significato nella sua vita e a onorare la memoria del suo caro.
L’Abbraccio della Gioia: Durante una festa di compleanno a sorpresa, un bambino di nome Marco sperimenta una gioia incontenibile. I suoi occhi brillano, il cuore batte forte e un sorriso radioso illumina il suo volto. La gioia di Marco è contagiosa e si diffonde tra tutti i presenti.
La Sfida della Paura: Un uomo di nome Luca si trova di fronte a una decisione difficile: cambiare lavoro e trasferirsi in una nuova città. La paura dell’ignoto lo paralizza, ma Luca trova il coraggio di affrontare le sue paure, di seguire il suo istinto e di intraprendere un nuovo capitolo della sua vita.
La Potenza della Rabbia: Una donna di nome Giulia assiste a un’ingiustizia sul posto di lavoro. La rabbia la invade, ma Giulia impara a canalizzare questa emozione in modo costruttivo, difendendo i suoi valori e promuovendo un cambiamento positivo nell’ambiente lavorativo.
 

Riferimenti Bibliografici

LeDoux, J. (2000). Emozioni: Mente, corpo e cervello. Zanichelli.
Davidson, R. J., & Sutton, S. K. (1995). Affective neuroscience: The role of the amygdala and related structures in human emotion. In M. S. Gazzaniga (Ed.), The cognitive neurosciences (pp. 1091-1116). MIT Press.
Ekman, P. (1999). Basic emotions. In T. Dalgleish & M. J. Power (Eds.), Handbook of cognition and emotion (pp. 45-60). John Wiley & Sons.
Linehan, M. M. (1993). Cognitive-behavioral treatment of borderline personality disorder. Guilford Press.
Spero che questo testo ti sia utile!

Emozioni: una bussola per l’anima

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L’opera di Alice Degl’Innocenti, “In equilibrio fra le emozioni”, ci invita a un profondo viaggio introspettivo, alla scoperta di quel complesso labirinto che è il nostro mondo emotivo. Le emozioni, lungi dall’essere semplici reazioni chimiche, sono potenti forze che modellano i nostri pensieri, le nostre azioni e, in ultima analisi, la nostra identità.

Le emozioni come linguaggio del corpo
Il corpo, secondo l’autrice, è una mappa vivente delle nostre emozioni. Ogni tensione muscolare, ogni palpitazione, ogni respiro affannoso racconta una storia, un’emozione che cerca di farsi sentire.

Quattro storie, quattro percorsi emotivi
Marco e la rabbia repressa: Marco, un uomo apparentemente calmo e controllato, nasconde una profonda rabbia repressa. Questa emozione, incanalata nel corpo, si manifesta attraverso frequenti mal di testa e tensioni muscolari.
Anna e la paura dell’abbandono: Anna, una donna socialmente attiva, prova una costante paura di essere abbandonata. Questa emozione la porta a cercare continuamente l’approvazione degli altri, creando un circolo vizioso di dipendenza affettiva.
Luca e la tristezza persistente: Luca, dopo una perdita significativa, si sente avvolto da una tristezza persistente. Questa emozione, se non elaborata, può sfociare in depressione, isolandolo sempre più dagli altri.
Sofia e la gioia di vivere: Sofia, una donna piena di vita, riesce a gestire le sue emozioni in modo sano. La sua capacità di accogliere sia le emozioni positive che quelle negative le permette di vivere una vita serena e appagante.

L’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia (AIPC) conduce training di autoregolazione, previa valutazione psicofisiologica anche con biofeedback, per aiutare le persone a ritrovare una regolazione corporea, in particolare della tensione muscolare.

Per informazioni e contatti:
Telefono e WhatsApp: 3924401930 (tutti i giorni dalle 12:00 alle 16:00)
Email: aipcitalia@gmail.com

Le basi scientifiche
Numerose ricerche scientifiche confermano il profondo legame tra emozioni e corpo. [Riferimento bibliografico:] Le neuroscienze, ad esempio, hanno dimostrato come le emozioni attivano specifiche aree del cervello, influenzando sia i nostri processi cognitivi che le nostre risposte fisiologiche.

La strada verso l’equilibrio emotivo
Per ritrovare l’equilibrio emotivo, è fondamentale imparare a riconoscere, accogliere e gestire le proprie emozioni. Attraverso pratiche come la mindfulness, la meditazione e la terapia, possiamo sviluppare una maggiore consapevolezza di noi stessi e delle nostre emozioni, imparando a rispondere a esse in modo più sano e adattivo.

Conclusione
“In equilibrio fra le emozioni” ci offre una preziosa guida per navigare nel complesso mondo delle emozioni. Capire il linguaggio del nostro corpo e imparare a gestire le nostre emozioni sono passi fondamentali per raggiungere un benessere psicologico duraturo.

Riferimenti bibliografici:
Degl’Innocenti, A. (2023). In equilibrio fra le emozioni. De Agostini Libri
Goleman, D. (1995). Intelligenza emotiva. Bantam Books
Siegel, D. J. (2010). Brainstorm. Penguin Books

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Apple Ciber Vinegar, tra realtà e finzione: un viaggio nella psiche umana.

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La serie televisiva “Apple Ciber Vinegar”, ruota attorno alle vicende di alcuni personaggi le cui vite sono intrecciate, in un modo o nell’altro, dall’utilizzo dell’aceto di sidro di mele. Questo elemento, apparentemente innocuo, diventa il fulcro di dinamiche complesse, che spaziano dalla salute fisica al benessere psicologico, fino a toccare i territori oscuri della manipolazione e della malattia mentale.

La sindrome di Münchhausen
Uno dei temi centrali che emergono dalla serie è la sindrome di Münchhausen (MHS), una condizione psichiatrica in cui una persona simula o produce intenzionalmente sintomi fisici o psicologici per assumere il ruolo di malato. A differenza della MSBP, in cui la vittima è un’altra persona (spesso un bambino), nella MHS il soggetto stesso si infligge i sintomi.

Le cause della MHS sono ancora oggetto di studio, ma si ritiene che possano essere legate a traumi infantili, disturbi di personalità e bisogno di attenzione. Le persone che soffrono di MHS possono mettere in atto comportamenti rischiosi per la propria salute, come assumere farmaci non prescritti, sottoporsi a interventi chirurgici inutili o manipolare i risultati degli esami medici.

La manipolazione psicologica
Un altro aspetto cruciale della serie è la manipolazione psicologica, che si manifesta in diversi modi. Alcuni personaggi, ad esempio, utilizzano l’aceto di sidro di mele per esercitare un controllo sugli altri, sfruttando la loro vulnerabilità o il loro bisogno di aiuto. Altri ancora, invece, negano o minimizzano i problemi di salute altrui, arrivando a colpevolizzare la vittima per la sua condizione.
La manipolazione psicologica è un processo subdolo, che può minare l’autostima e la fiducia in sé stessi. Le vittime possono sentirsi confuse, disorientate e incapaci di prendere decisioni autonome.

Soffri di La sindrome di Münchhausen o agisci/subisci una manipolazione psicologica?

Non sei solo/a. L’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia, con oltre vent’anni di esperienza nel supporto a vittime di manipolazione, offre ascolto specialistico e strumenti efficaci per la valutazione e il trattamento di queste problematiche. Contatta il 3924401930 tutti i giorni, festivi compresi, dalle 12:00 alle 16:00. Siamo disponibili anche per messaggi e vocali WhatsApp.

Quattro storie ispirate alla serie
L’attrice malata: Una giovane attrice, ossessionata dalla fama, finge di avere una malattia rara per attirare l’attenzione dei media e ottenere ruoli da protagonista. La donna arriva a manipolare i risultati degli esami medici e a sottoporsi a interventi chirurgici inutili, mettendo a rischio la propria salute.
Il guru del benessere: Un uomo carismatico, sedicente esperto di medicina naturale, promuove l’aceto di sidro di mele come cura miracolosa per ogni malattia. In realtà, l’uomo è un manipolatore che sfrutta la credulità delle persone per arricchirsi.
La coppia tossica: Una coppia, apparentemente affiatata, nasconde una dinamica di violenza psicologica. L’uomo, attraverso un sottile gioco di manipolazione, convince la compagna che i suoi problemi di salute sono causati da una dieta scorretta e la spinge a consumare grandi quantità di aceto di sidro di mele, peggiorando la sua condizione.
L’adolescente ribelle: Un’adolescente, in conflitto con i genitori, inizia a utilizzare l’aceto di sidro di mele come forma di autolesionismo. La ragazza si sente incompresa e cerca, attraverso il dolore fisico, di attirare l’attenzione sulla sua sofferenza interiore.

Riferimenti bibliografici
Sindrome di Münchhausen:
-American Psychiatric Association. (2013). Diagnostic and statistical manual of mental disorders (5th ed.).
-Reich, P., & Gottfried, L. A. (1983). Factitious disorders in a psychiatric hospital. Annals of internal medicine, 99(3), 335-339.
Manipolazione psicologica:
-Braiker, H. B. (2004). The disease to please: Curing the need to be loved. Da Capo Press.
-Forward, S. (2002). Emotional blackmail: When the people you love use fear, obligation and guilt to manipulate you. HarperCollins.






REEL AIPC dedicato alla Psicologia e alle Neuroscienze a cura dell’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia.

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I video sono stati realizzati dai dottori e dottoresse in Psicologia che stanno svolgendo il tirocinio presso l’A.I.P.C. La pillola di oggi è dedicata alla Rubrica Delitti Familiari REEL AIPC dedicato alla Rubrica sui delitti familiari settimana dal 30 gennaio al 05 febbraio 2025. Info 3924401930.

Iscriviti al canale A.I.P.C. su WhatsApp: https://whatsapp.com/channel/0029VafqA3L6RGJBjFjFql3y

Qui è possibile ascoltare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify dell’A.I.P.C.

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CENTRO DI ASCOLTO ATTIVO TUTTI I GIORNI

Lo sportello di ascolto ed orientamento sul benessere individuale e relazionale dell’A.I.P.C. è dedicato a tutte le persone senza distinzione di genere. Il numero unico A.I.P.C. è il 3924401930 attivo tutti i giorni festivi compresi dalle ore 12:00 alle ore 16:00 e la e-mail è aipcitalia@gmail.com.

DONACI IL 5×1000. Nella dichiarazione dei redditi inserisci il nostro Codice Fiscale: 97238660589

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E-book AIPC Rubrica Delitti Familiari REEL AIPC dedicato alla Rubrica sui delitti familiari settimana dal 30 gennaio al 05 febbraio 2025. È possibile sfogliare gratuitamente l’ebook cliccando sul link: https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2025/02/10/ebook-aipc-rubrica-delitti-familiari-settimana-dal-30-gennaio-al-05-febbraio-2025/

Podcast AIPC Rubrica Delitti Familiari REEL AIPC dedicato alla Rubrica sui delitti familiari settimana dal 30 gennaio al 05 febbraio 2025.  È possibile ascoltare gratuitamente il podcast cliccando sul link: https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2025/02/10/podcast-aipc-rubrica-delitti-familiari-settimana-pillola-aipc-dedicata-alla-rubrica-sui-delitti-familiari-settimana-dal-30-gennaio-al-05-febbraio-2025/

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Podcast AIPC “Rubrica Delitti Familiari settimana Pillola AIPC dedicata alla Rubrica sui delitti familiari settimana dal 30 gennaio al 05 febbraio 2025”. 

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La rubrica Weekly riporta i casi della settimana e permette un monitoraggio ancora più costante, inoltre, è possibile correlare settimanalmente i casi di tutte le settimane dell’anno. La rubrica Delitti Familiari Weekly si aggiunge a quella mensile, trimestrale, semestrale e annuale. Info 3924401930.

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Ebook AIPC “Rubrica Delitti Familiari settimana dal 30 gennaio al 05 febbraio 2025”.

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La rubrica Weekly riporta i casi della settimana e permette un monitoraggio ancora più costante, inoltre, è possibile correlare settimanalmente i casi di tutte le settimane dell’anno. La rubrica Delitti Familiari Weekly si aggiunge a quella mensile, trimestrale, semestrale e annuale. Info 3924401930.

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REEL AIPC dedicato alla Psicologia e alle Neuroscienze: Rubrica delitti familiari dal 23 al 29 gennaio 2025. È possibile leggerlo cliccando sul link: https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2025/02/10/reel-aipc-dedicato-alla-psicologia-e-alle-neuroscienze-a-cura-dellassociazione-italiana-di-psicologia-e-criminologia-4/

E-book AIPC Rubrica Delitti Familiari settimana dal 30 gennaio al 05 febbraio 2025. È possibile sfogliare l’ebook cliccando sul link:

https://flipbookpdf.net/web/site/93fa3dbad09883ce8216e73dcbd86cf290cdcc5e202502.pdf.html

Podcast AIPC Rubrica Delitti Familiari settimana dal 30 gennaio al 05 febbraio 2025.  È possibile ascoltare gratuitamente il podcast cliccando sul link: https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2025/02/10/podcast-aipc-rubrica-delitti-familiari-settimana-pillola-aipc-dedicata-alla-rubrica-sui-delitti-familiari-settimana-dal-30-gennaio-al-05-febbraio-2025/

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Apnea da email e trauma relazionale: un legame complesso

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Il trauma relazionale, derivante da esperienze relazionali negative o traumatiche come abusi, abbandono o trascuratezza, può lasciare un’impronta profonda sul sistema nervoso e sulla regolazione emotiva di una persona. 

Questo può manifestarsi attraverso una serie di sintomi, tra cui:
* Ipervigilanza: Uno stato di allerta costante, come se la persona si aspettasse sempre il peggio.
* Difficoltà di regolazione emotiva: Sbalzi d’umore, irritabilità, ansia o depressione.
* Dissociazione: La sensazione di essere distaccati da sé stessi, dal proprio corpo o dalla realtà circostante.
* Difficoltà respiratorie: Sensazione di oppressione al petto, respiro corto o difficoltà a respirare profondamente.

Come si collegano questi sintomi all’apnea da email?
L’apnea da email, come abbiamo visto, è caratterizzata da una respirazione superficiale o trattenuta durante l’utilizzo di dispositivi digitali. Questo può essereInnescato da diversi fattori, tra cui lo stress, la fretta, la concentrazione intensa o la paura di perdere informazioni importanti. Tuttavia, nei soggetti con trauma relazionale, l’apnea da email può essere ulteriormente aggravata da:
Ricordi traumatici: L’utilizzo di dispositivi digitali, specialmente in contesti lavorativi o sociali, può innescare ricordi o sensazioni legate a esperienze traumatiche passate, causando una reazione di stress e di ipervigilanza che si manifesta attraverso l’apnea.
Difficoltà di connessione: Le persone con trauma relazionale possono avere difficoltà a stabilire connessioni autentiche e significative con gli altri. L’apnea da email, in questo caso, può essere una forma di “autosoppressione” o di difesa per evitare il contatto emotivo e l’intimità, che possono essere percepiti come minacciosi.
Sensazione di sopraffazione: Il sovraccarico di informazioni e di stimoli digitali può essere particolarmente difficile da gestire per chi ha subito un trauma relazionale, in quanto può aumentare la sensazione di essere sopraffatti e disconnessi da sé stessi. L’apnea da email, in questo contesto, può essere una risposta involontaria per cercare di gestire questa sovrastimolazione.

Apnea da email:
Il caso di Marco, il programmatore iperconnesso: Marco è un brillante programmatore che lavora da casa. Passa ore davanti al computer, spesso dimenticando di mangiare o di fare delle pause. La sua respirazione è diventata superficiale e irregolare, tanto che spesso si sente affaticato e con difficoltà di concentrazione. Marco ha sviluppato una vera e propria dipendenza dalla tecnologia, controllando continuamente email e messaggi anche durante la notte. La sua vita sociale si è ridotta al minimo e Marco si sente sempre più isolato e stressato.

Il caso di Giulia, la studentessa ansiosa: Giulia è una studentessa universitaria molto ansiosa. Passa ore sui social media e su internet, alla ricerca di informazioni e di approvazione. La sua respirazione è diventata diaframmatica, tanto che spesso ha mal di testa e tensione muscolare. Giulia si confronta costantemente con gli altri sui social media e si sente sempre inadeguata e sotto pressione. La sua autostima è molto bassa e Giulia ha difficoltà a dormire e a concentrarsi sullo studio.

Traumi relazionali:
Il caso di Anna, la donna abusata: Anna ha subito abusi fisici e psicologici da parte del suo partner per anni. Questo ha lasciato un segno profondo sulla sua psiche, tanto che Anna soffre di Disturbo Post-Traumatico da Stress (PTSD) e ha difficoltà a fidarsi degli altri. Anna ha sviluppato una forte ipervigilanza e si sente costantemente in pericolo. Ha incubi ricorrenti e flashback dei momenti traumatici. Anna ha difficoltà a mantenere relazioni sane e significative e si sente spesso isolata e sola.


Il caso di Luca, l’uomo abbandonato: Luca è stato abbandonato dai suoi genitori quando era bambino. Questo ha causato un trauma relazionale che ha influenzato tutta la sua vita. Luca ha sviluppato un forte senso di abbandono e di insicurezza. Ha difficoltà a stabilire relazioni stabili e durature e teme costantemente di essere rifiutato. Luca ha anche difficoltà a regolare le proprie emozioni e spesso si sente arrabbiato o triste senza un motivo apparente.

Come si collegano questi casi all’apnea da email e ai traumi relazionali?
Marco e Giulia: Entrambi i casi di apnea da email mostrano come l’utilizzo eccessivo della tecnologia e la dipendenza dai social media possano avere un impatto negativo sulla salute fisica e mentale. La respirazione superficiale e irregolare può portare a una serie di problemi, tra cui affaticamento, difficoltà di concentrazione, ansia e stress.
Anna e Luca: I casi di traumi relazionali evidenziano come le esperienze negative e traumatiche del passato possano lasciare un’impronta profonda sulla psiche e sul corpo. I sintomi di ipervigilanza, difficoltà di regolazione emotiva e problemi relazionali sono comuni in chi ha subito traumi.

Cosa fare?
Se sospetti che i tuoi sintomi di apnea da email possano essere collegati a un trauma relazionale, è importante cercare un supporto professionale. Un terapeuta specializzato in traumi può aiutarti a elaborare le esperienze passate, a sviluppare strategie di coping più efficaci e a migliorare la tua capacità di regolare le emozioni e di gestire lo stress.

Soffri di apnea da email o trauma relazionale?

Non sei solo/a. L’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia, con oltre vent’anni di esperienza nel supporto a vittime di traumi, offre ascolto specialistico e strumenti efficaci per la valutazione e il trattamento di queste problematiche.

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Riferimenti bibliografici:
* Van der Kolk, B. A. (2014). The body keeps the score: Brain, mind, and body in the healing of trauma. Viking.
* Levine, P. A. (1997). Waking the tiger: Healing trauma. North Point Press.

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