Il mio account

Home Blog Pagina 10

L’assenza

0

Sesta storia delle Storie dell’Avvento: Un viaggio psicologico nei vissuti di Natale.

Il Natale, festa universalmente riconosciuta, è spesso associato a gioia, famiglia e doni. Tuttavia, al di là della superficie scintillante, le festività natalizie celano una complessità di emozioni e significati che possono variare notevolmente da persona a persona. Le “Storie dell’Avvento – Natale 2024” che presentiamo offrono un’opportunità unica per esplorare le profondità psicologiche legate al Natale, svelando come questa festività possa evocare una vasta gamma di sentimenti, dai più gioiosi ai più dolorosi.

Attraverso otto narrazioni distinte, ci addentreremo nell’universo emotivo di personaggi che affrontano sfide personali legate al Natale. Dalle pressioni sociali e familiari alle perdite e ai traumi, queste storie ci invitano a riflettere su come le esperienze individuali modellano la nostra percezione delle festività.

CENTRO DI ASCOLTO ATTIVO TUTTI I GIORNI ANCHE DURANTE LE FESTIVITA’ NATALIZIE

Lo sportello di ascolto ed orientamento sul benessere individuale e relazionale dell’A.I.P.C. è dedicato a tutte le persone senza distinzione di genere. Il numero unico A.I.P.C. è il 3924401930 attivo tutti i giorni festivi compresi dalle ore 12:00 alle ore 16:00 e la e-mail è aipcitalia@gmail.com.

L’Assenza

Marco era un bambino vivace e pieno di energia. Ogni Natale, aspettava con impazienza l’arrivo di suo padre, un marinaio che passava lunghi periodi in mare. Ma un Natale, il padre non tornò.

Sviluppo: La scomparsa del padre lasciò un vuoto incolmabile nel cuore di Marco. Il Natale, un tempo sinonimo di gioia e riunione familiare, divenne un promemoria doloroso della sua assenza. Marco si sentiva solo e abbandonato, e col passare degli anni sviluppò una profonda sfiducia nelle relazioni interpersonali.

Sondaggio AIPC “L’inerzia dei testimoni difronte alla violenza”. La tua opinione conta! Contribuisci alla ricerca cliccando qui:

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdVzKsNROsONQtQEYkRfzM3ZLupJng8rb-fg4IwW9YSRxuPTg/viewform?usp=dialog

Da adulto, Marco ha cercato di colmare il vuoto lasciato dal padre attraverso diverse relazioni, ma nessuna è riuscita a farlo sentire veramente completo. Solo quando ha iniziato a frequentare un gruppo di sostegno per persone che avevano perso un genitore, Marco ha trovato un senso di appartenenza e ha iniziato a elaborare il suo dolore.

Dal 2 dicembre ti regaliamo due nuove storie natalizie ogni settimana fino a Natale. Se per te le feste sono un periodo difficile, il nostro sportello di ascolto è qui per te. Chiamaci tutti i giorni dalle 12:00 alle 16:00. Offriamo anche training online per aiutarti a vivere questo periodo con più serenità.”

Il Natale non è sempre un periodo felice per tutti. Se stai vivendo un momento difficile e i traumi del passato si riaffacciano, non sei solo. L’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia offre un supporto specializzato per superare le difficoltà emotive legate al Natale. I nostri esperti ti aiuteranno a elaborare il dolore, a gestire l’ansia e a ritrovare il benessere. Contattaci: aipcitalia@gmail.com +393924401930 (dalle 12:00 alle 16:00). 

AIPC Editore © 2024. Riproduzione Riservata

Essere e Dover Essere: Un’Esplorazione Psicologica attraverso le Storie

0


Il dualismo tra “essere” e “dover essere” è un tema perenne nella riflessione filosofica e psicologica. L’essere si riferisce alla nostra natura autentica, alle nostre inclinazioni e ai nostri desideri più profondi. Il dover essere, invece, si riferisce alle aspettative sociali, ai ruoli che dobbiamo interpretare e agli ideali che sentiamo di dover perseguire.

Due Storie, Due Percorsi

Per comprendere meglio questa dinamica, consideriamo due storie emblematiche:

Il Falco Prigioniero: In questa parabola, un falco, allevato in cattività, non riesce a volare liberamente, nonostante la sua natura. Il suo “essere” è quello di un rapace ma il suo “dover essere”, imposto dall’ambiente, lo limita. Questa storia ci mostra come le aspettative esterne possano soffocare la nostra vera essenza.

La Sirenetta: In questa fiaba, la sirenetta rinuncia alla sua voce e alla sua vita acquatica per poter vivere sulla terraferma e conquistare l’amore di un principe. Anche in questo caso, l’essere (la sirenetta) si conforma al dover essere (l’immagine della donna umana ideale) con conseguenze dolorose.

CENTRO DI ASCOLTO ATTIVO TUTTI I GIORNI ANCHE DURANTE LE FESTIVITA’ NATALIZIE

Lo sportello di ascolto ed orientamento sul benessere individuale e relazionale dell’A.I.P.C. è dedicato a tutte le persone senza distinzione di genere. Il numero unico A.I.P.C. è il 3924401930 attivo tutti i giorni festivi compresi dalle ore 12:00 alle ore 16:00 e la e-mail è aipcitalia@gmail.com.

DONACI IL 5×1000. Nella dichiarazione dei redditi inserisci il nostro Codice Fiscale: 97238660589

L’Impatto Psicologico

La discrepanza tra essere e dover essere può generare un forte disagio psicologico. Quando sentiamo di non essere all’altezza delle aspettative degli altri o di noi stessi, possiamo sperimentare:

Ansia e stress: La paura di non soddisfare le richieste altrui può portare a un costante stato di tensione.

Depressione: Sentirsi inautentici o inadeguati può minare la nostra autostima e condurre a stati depressivi.

Conflitti interiori: La lotta tra i nostri desideri più profondi e le pressioni esterne può generare un profondo senso di conflitto.

La Scienza a Supporto

Studi scientifici hanno confermato l’impatto negativo della discrepanza tra sé reale e sé ideale. La teoria dell’autodeterminazione, ad esempio, sottolinea l’importanza di soddisfare i bisogni fondamentali di autonomia, competenza e relazioni sociali per raggiungere il benessere psicologico. Quando le pressioni esterne ci impediscono di soddisfare questi bisogni, il nostro benessere ne risente.

Conclusioni

La ricerca dell’equilibrio tra essere e dover essere è un percorso complesso e individuale. Accettare la nostra natura autentica, pur tenendo conto delle esigenze sociali, è fondamentale per costruire un’identità solida e raggiungere la felicità.

Riferimenti Bibliografici

* Deci, E. L., & Ryan, R. M. (2000). The “what” and “why” of goal pursuits: Human needs and the self-determination of behavior. Psychological Inquiry, 11(4), 227-268.

* Rogers, C. R. (1961). On becoming a person. Houghton Mifflin.


AIPC Editore © 2024. Riproduzione Riservata.


Sintesi terzo incontro del “IV ciclo di aggiornamento professionale sulla violenza dell’AIPC in collaborazione con la Questura di Roma”

0

Data: 12 dicembre 2024 Luogo: Sala Conferenze dell’A.I.P.C.
Partecipanti: Dodici esperti del “Codice Rosso” della Questura di Roma, provenienti da diversi commissariati del Comune. L’evento, dedicato agli operatori del “Codice Rosso”, ha offerto l’opportunità di approfondire diverse tematiche legate alla violenza, con un particolare focus sulle dinamiche psicologiche, neurobiologiche e sull’importanza dell’empatia nell’approccio a tali situazioni.

Dinamiche della violenza: un quadro complesso
I partecipanti hanno condiviso le loro esperienze operative, evidenziando l’evoluzione dei fenomeni di violenza: l’abbassamento dell’età media degli autori e delle vittime, la persistenza di dinamiche di controllo e manipolazione in diverse fasce d’età e la complessità delle relazioni violente, anche all’interno delle coppie.
Il Dottor Lattanzi ha sottolineato come le modalità di controllo e le dinamiche violente tendano a rimanere costanti nel tempo, indipendentemente dalle generazioni. Ha inoltre introdotto il concetto di “freezing”, una risposta fisiologica al trauma che può paralizzare la vittima, impedendole di reagire attivamente alla violenza. Questo fenomeno è strettamente legato al funzionamento del sistema nervoso autonomo, in particolare al sistema simpatico e parasimpatico.

Qui è possibile ascoltare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify dell’A.I.P.C.:
https://open.spotify.com/show/3CWpZW8pFqFexLfg1CiOWQ?si=oNN7YmmLQMq0crAEVeYH-w

Il sistema nervoso autonomo e la risposta al trauma
Il sistema nervoso autonomo (SNA) regola le funzioni involontarie del corpo, come la frequenza cardiaca, la respirazione e la digestione. In situazioni di pericolo o stress, il SNA si attiva, preparando l’organismo alla risposta “lotta o fuga”. Tuttavia, in alcune circostanze, come nel caso di un trauma prolungato, può attivarsi una risposta diversa: il “freezing”.
Il “freezing” è una risposta di immobilizzazione che si verifica quando l’organismo percepisce una minaccia troppo grande per poter essere affrontata o evitata. In questa situazione, il sistema nervoso parasimpatico prevale sul simpatico, causando un rallentamento delle funzioni vitali e una sensazione di paralisi. Questa risposta, sebbene possa sembrare controintuitiva, è un meccanismo di difesa evolutivo che in passato poteva aumentare le possibilità di sopravvivenza in situazioni di pericolo imminente.

Sondaggio AIPC “L’inerzia dei testimoni difronte alla violenza”. La tua opinione conta! Contribuisci alla ricerca cliccando qui:
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdVzKsNROsONQtQEYkRfzM3ZLupJng8rb-
fg4IwW9YSRxuPTg/viewform?usp=dialog

Il protocollo ASVS e la valutazione del rischio
Il Dottor Lattanzi ha inoltre menzionato il protocollo ASVS (Scientific Violence Screening), uno strumento innovativo per la valutazione del rischio di violenza. Questo protocollo, sviluppato dall’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia, integra una serie di strumenti diagnostici e valutazioni cliniche per identificare i fattori di rischio individuali e relazionali che possono predisporre alla violenza. L’ASVS si basa su un approccio multidisciplinare che considera sia gli aspetti psicologici che quelli biologici della violenza.

DONACI IL 5×1000. Nella dichiarazione dei redditi inserisci il nostro Codice Fiscale: 97238660589

Il suicidio giovanile: un dramma complesso e l’importanza dell’empatia
Il caso del suicidio di un adolescente ha sollevato interrogativi sulle cause profonde di questo tragico gesto. I partecipanti hanno sottolineato l’importanza di considerare il disagio psicologico,
l’isolamento sociale, la mancanza di supporto e le difficoltà relazionali come fattori di rischio significativi. In questo contesto, è emersa l’importanza cruciale dell’empatia da parte degli operatori.
Comprendere le emozioni e le sofferenze delle vittime è fondamentale per costruire un rapporto di fiducia e offrire un sostegno adeguato. L’empatia permette agli operatori di mettersi nei panni delle persone che hanno subito violenza, di validare le loro esperienze e di aiutarle a elaborare il trauma.

Conclusioni e riflessioni
L’incontro si è concluso con un momento di confronto sulle emozioni suscitate dai temi trattati e sulle aspettative per il futuro. I partecipanti hanno apprezzato la possibilità di approfondire le
proprie conoscenze sulle dinamiche della violenza e di confrontarsi con colleghi ed esperti. È emersa la consapevolezza che affrontare la violenza richiede non solo competenze tecniche, ma anche una profonda umanità e la capacità di entrare in connessione empatica con le persone coinvolte.

Feedback dei partecipanti:
I partecipanti hanno espresso apprezzamento per la possibilità di confrontarsi con colleghi e di acquisire nuove conoscenze. Sono state avanzate richieste di approfondimento sulle motivazioni psicologiche che spingono a compiere atti violenti.

Risorse utili:
Al termine dell’incontro, sono stati suggeriti diversi siti web per approfondire le tematiche trattate:
www.delittifamiliari.it, www.traumaeviolenza.it, www.formazionecontinuaviolenza.it,
www.epigeneticamente.it, www.centroitalianonarcisismo.it.

CENTRO DI ASCOLTO ATTIVO TUTTI I GIORNI ANCHE DURANTE LE FESTIVITA’ NATALIZIE
Lo sportello di ascolto ed orientamento sul benessere individuale e relazionale dell’A.I.P.C. è dedicato a tutte le persone senza distinzione di genere. Il numero unico A.I.P.C. è il 3924401930 attivo tutti i giorni festivi compresi dalle ore 12:00 alle ore 16:00 e la e-mail è aipcitalia@gmail.com.

Bibliografia
AA.VV., 2021 “Dissociazione, memorie traumatiche e somatizzazione nel DBP (prima parte)”, AIPC Editore https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2021/07/23/dissociazione-memorie-
traumatiche-e-somatizzazione-nel-dbp-prima-parte-dissociation-traumatic-memories-and-somatization-in-bpd-first-part/

AA.VV., 2021 “Sintesi del laboratorio del 25 novembre “La CONOSCIENZA come prevenzione della VIOLENZA” tenutosi a Subiaco (RM) presso l’Istituto d’Istruzione Superiore Braschi- Quarenghi”, AIPC Editore https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2021/11/30/sintesi-del-
laboratorio-del-25-novembre-la-conoscienza-come-prevenzione-della-violenza-tenutosi-a-subiaco-rm-presso-listituto-distruzione-superiore-braschi-quaren/

AIPC Editore © 2024. Riproduzione Riservata

SONDAGGIO AIPC “INERZIA DEI TESTIMONI DI FRONTE ALLA VIOLENZA”

0

La psicologia ha da tempo studiato un fenomeno curioso: spesso, quando assistiamo a un atto violento,
restiamo immobili a guardare. Questo sondaggio vuole capire perché accade e trovare soluzioni.

A chi è rivolto: A tutti gli italiani tra i 18 e i 70 anni.
Perché è importante partecipare:
– Comprendere il problema: Capire i motivi che ci portano a rimanere inermi è il primo passo per
trovare soluzioni.
– Prevenire la violenza: I risultati del sondaggio potranno essere utilizzati per creare campagne di sensibilizzazione e programmi di formazione.
– Creare un futuro migliore: Contribuisci a costruire una società più sicura e solidale.

Il Silenzio dei Passanti
Era una sera d’inverno, la città avvolta in un’atmosfera ovattata. Anna usciva dal lavoro,
affrettando il passo per raggiungere la fermata dell’autobus. All’angolo della strada, in un vicolo
poco illuminato, vide una scena che la gelò: un uomo stava aggredendo una donna. I suoi urli
strazianti si levavano nell’aria, ma nessuno sembrava accorgersi di nulla. Anna si fermò, il cuore in gola. Voleva intervenire, ma una strana paralisi la immobilizzava. Guardò intorno: le finestre delle case erano buie, i passanti affrettavano il passo, incuranti di ciò che stava accadendo. Una voce interiore le sussurrava di chiamare la Polizia, ma le dita le tremavano sul cellulare. In quel
momento, si ricordò di aver letto uno studio sui testimoni della violenza. Spesso, di fronte a una
situazione simile, le persone si bloccano, incapaci di reagire. La paura, l’incertezza, la sensazione
che qualcun altro farà qualcosa… sono tutti fattori che possono inibire l’azione. Anna si sforzò di
superare la paura e di concentrarsi sulla donna in difficoltà. Chiamò a gran voce aiuto, attirando
l’attenzione di altri passanti. Lentamente, uno a uno, si fermarono e si avvicinarono alla scena.
L’aggressore, spaventato dalla reazione della folla, si allontanò. La donna, sconvolta, si rifugiò tra le braccia di Anna. Le altre persone chiamarono la polizia e prestarono il loro aiuto. In quel
momento, Anna provò un senso di sollievo e di orgoglio. Aveva superato la sua paura e aveva fatto la cosa giusta.

Cosa farai?
– Condividi il sondaggio: Invita i tuoi amici, familiari e colleghi a partecipare.
– Rispondi alle domande: Le tue esperienze e le tue opinioni sono preziose.
– Diffondi il messaggio: Aiutaci a sensibilizzare l’opinione pubblica su questo importante tema.

Sondaggio AIPC “L’inerzia dei testimoni difronte alla violenza”. La tua opinione conta! Contribuisci alla ricerca cliccando qui:
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdVzKsNROsONQtQEYkRfzM3ZLupJng8rb-fg4IwW9YSRxuPTg/viewform?usp=dialog

Contattaci:
– Telefono: 3924401930
– Email: aipcitalia@gmail.com

Parlare di violenza non è facile. Ti ringraziamo per la tua sincerità e coraggio.

AIPC Editore © 2024. Riproduzione Riservata.

Il Regalo avvelenato

0

Quinta storia delle Storie dell’Avvento: Un viaggio psicologico nei vissuti di Natale.
Il Natale, festa universalmente riconosciuta, è spesso associato a gioia, famiglia e doni. Tuttavia, al di là della superficie scintillante, le festività natalizie celano una complessità di emozioni e significati che possono variare notevolmente da persona a persona. Le “Storie dell’Avvento – Natale 2024” che presentiamo offrono un’opportunità unica per esplorare le profondità psicologiche legate al Natale, svelando come questa festività possa evocare una vasta gamma di sentimenti, dai più gioiosi ai più dolorosi. Attraverso otto narrazioni distinte, ci addentreremo nell’universo emotivo di personaggi che affrontano sfide personali legate al Natale. Dalle pressioni sociali e familiari alle perdite e ai traumi, queste storie ci invitano a riflettere su come le esperienze individuali modellano la nostra percezione delle festività.

Sondaggio AIPC “L’inerzia dei testimoni difronte alla violenza”. La tua opinione conta! Contribuisci alla ricerca cliccando qui:
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdVzKsNROsONQtQEYkRfzM3ZLupJng8rb-
fg4IwW9YSRxuPTg/viewform?usp=dialog

Il Regalo Avvelenato
Ogni Natale, sotto l’albero, Anna riceveva un regalo particolarmente prezioso: una bambola identica a lei. Ma quel dono, invece di portare gioia, le suscitava un profondo senso di inadeguatezza. Sua madre, ossessionata dalla perfezione, le ripeteva continuamente che doveva essere come quella bambola: perfetta, silenziosa e sempre sorridente. L’ossessione materna per la perfezione creò in Anna un’immagine distorta di sé. Si sentiva costantemente giudicata e inadeguata, come se non potesse mai essere all’altezza delle aspettative altrui. Il Natale, invece di essere un periodo di festa, divenne un promemoria doloroso della sua incapacità di essere “perfetta”.

CENTRO DI ASCOLTO ATTIVO TUTTI I GIORNI ANCHE DURANTE LE FESTIVITA’ NATALIZIE
Lo sportello di ascolto ed orientamento sul benessere individuale e relazionale dell’A.I.P.C. è dedicato a tutte le persone senza distinzione di genere. Il numero unico A.I.P.C. è il 3924401930 attivo tutti i giorni festivi compresi dalle ore 12:00 alle ore 16:00 e la e-mail è aipcitalia@gmail.com.


DONACI IL 5×1000. Nella dichiarazione dei redditi inserisci il nostro Codice Fiscale: 97238660589


Da adulta, Anna ha intrapreso un percorso terapeutico per affrontare il trauma dell’infanzia. Ha imparato a liberarsi dalle aspettative materne e a valorizzare la propria unicità. Il Natale, un tempo fonte di ansia, è diventato un’occasione per celebrare sé stessa e le persone che ama.

Dal 2 dicembre ti regaliamo due nuove storie natalizie ogni settimana fino a Natale. Se per te le feste sono un periodo difficile, il nostro sportello di ascolto è qui per te. Chiamaci tutti i giorni dalle 12:00 alle 16:00. Offriamo anche training online per aiutarti a vivere questo periodo con più serenità.”
Il Natale non è sempre un periodo felice per tutti. Se stai vivendo un momento difficile e i traumi del passato si riaffacciano, non sei solo. L’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia offre un supporto specializzato per superare le difficoltà emotive legate al Natale. I nostri esperti ti aiuteranno a elaborare il dolore, a gestire l’ansia e a ritrovare il benessere. Contattaci: aipcitalia@gmail.com +393924401930 (dalle 12:00 alle 16:00).

È possibile leggere tutte le storie cliccando sul link: www.formazionecontinuaviolenza.it


AIPC Editore © 2024. Riproduzione Riservata

Pillole dedicate alla Psicologia e alle Neuroscienze a cura dell’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia.

0

I video sono stati realizzati dai dottori e dottoresse in Psicologia che stanno svolgendo il tirocinio presso l’A.I.P.C. La pillola di oggi è dedicata alla Rubrica Delitti Familiari della settimana dal 05 all’11 dicembre 2024. Info 3924401930.

Iscriviti al canale A.I.P.C. su WhatsApp: https://whatsapp.com/channel/0029VafqA3L6RGJBjFjFql3y

Qui è possibile ascoltare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify dell’A.I.P.C.
https://open.spotify.com/show/3CWpZW8pFqFexLfg1CiOWQ?si=oNN7YmmLQMq0crAEVeYH-w

CENTRO DI ASCOLTO ATTIVO TUTTI I GIORNI ANCHE DURANTE LE FESTIVITA’ NATALIZIE
Lo sportello di ascolto ed orientamento sul benessere individuale e relazionale dell’A.I.P.C. è dedicato a tutte le persone senza distinzione di genere. Il numero unico A.I.P.C. è il 3924401930 attivo tutti i giorni festivi compresi dalle ore 12:00 alle ore 16:00 e la e-mail è aipcitalia@gmail.com.

DONACI IL 5×1000. Nella dichiarazione dei redditi inserisci il nostro Codice Fiscale: 97238660589

Link YOU TUBE: https://youtube.com/shorts/hyYMrld7rsM?feature=share

Il regalo avvelenato. Quinta storia delle Storie dell’Avvento: Un viaggio psicologico nei vissuti di Natale. È possibile leggerla cliccando sul link: https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2024/12/16/il-regalo-avvelenato/

È possibile leggere tutte le storie cliccando sul link: www.formazionecontinuaviolenza.it

Sondaggio AIPC “L’inerzia dei testimoni difronte alla violenza”. La tua opinione conta! Contribuisci alla ricerca cliccando qui:

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdVzKsNROsONQtQEYkRfzM3ZLupJng8rb-fg4IwW9YSRxuPTg/viewform?usp=dialog

E-book AIPC Rubrica Delitti Familiari settimana dal 05 all’11 dicembre 2024. È possibile sfogliare
gratuitamente l’ebook cliccando sul link: https://www.delittifamiliari.it/2024/12/16/ebook-aipc-rubrica-delitti-familiari-settimana-dal-05-all11-dicembre-2024/


Podcast AIPC Rubrica Delitti Familiari settimana dal 05 all’11 dicembre 2024.  È possibile ascoltare gratuitamente il podcast cliccando sul link: https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2024/12/16/podcast-aipc-rubrica-delitti-familiari-settimana-pillola-aipc-dedicata-alla-rubrica-sui-delitti-familiari-settimana-dal-05-all11-dicembre-2024/


Pillole dedicate alla Psicologia e alle Neuroscienze: Rubrica Delitti familiari settimana Pillola AIPC dedicata alla Rubrica sui delitti familiari settimana dal 05 all’11 dicembre 2024. È possibile leggerlo cliccando sul link:
https://www.centroitalianonarcisismo.it/2024/12/16/pillole-dedicate-alla-psicologia-e-alle-neuroscienze-a-cura-dellassociazione-italiana-di-psicologia-e-criminologia-24/


AIPC Editore © 2024. Riproduzione Riservata.


Ebook AIPC “Rubrica Delitti Familiari settimana dal 05 all’11 dicembre 2024”.

0

La rubrica Weekly riporta i casi della settimana e permette un monitoraggio ancora più costante, inoltre, è possibile correlare settimanalmente i casi di tutte le settimane dell’anno. La rubrica Delitti Familiari Weekly si aggiunge a quella mensile, trimestrale, semestrale e annuale. Info 3924401930.

Iscriviti al canale A.I.P.C. su WhatsApp: https://whatsapp.com/channel/0029VafqA3L6RGJBjFjFql3y


Qui è possibile ascoltare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify dell’A.I.P.C.
https://open.spotify.com/show/3CWpZW8pFqFexLfg1CiOWQ?si=oNN7YmmLQMq0crAEVeYH-w

CENTRO DI ASCOLTO ATTIVO TUTTI I GIORNI ANCHE DURANTE LE FESTIVITA’ NATALIZIE
Lo sportello di ascolto ed orientamento sul benessere individuale e relazionale dell’A.I.P.C. è dedicato a tutte le persone senza distinzione di genere. Il numero unico A.I.P.C. è il 3924401930 attivo tutti i giorni festivi compresi dalle ore 12:00 alle ore 16:00 e la e-mail è aipcitalia@gmail.com.

DONACI IL 5×1000. Nella dichiarazione dei redditi inserisci il nostro Codice Fiscale: 97238660589

Il regalo avvelenato. Quinta storia delle Storie dell’Avvento: Un viaggio psicologico nei vissuti di Natale. È possibile leggerla cliccando sul link: https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2024/12/16/il-regalo-avvelenato/

È possibile leggere tutte le storie cliccando sul link: www.formazionecontinuaviolenza.it

Sondaggio AIPC “L’inerzia dei testimoni difronte alla violenza”. La tua opinione conta! Contribuisci alla ricerca cliccando qui:
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdVzKsNROsONQtQEYkRfzM3ZLupJng8rb-fg4IwW9YSRxuPTg/viewform?usp=dialog

Pillole AIPC dedicate alla Psicologia e alle Neuroscienze: Rubrica delitti familiari settimana dal 05 all’11 dicembre 2024. È possibile leggerlo cliccando sul link: https://www.centroitalianonarcisismo.it/2024/12/16/pillole-dedicate-alla-psicologia-e-alle-neuroscienze-a-cura-dellassociazione-italiana-di-psicologia-e-criminologia-24/

E-book AIPC Rubrica Delitti Familiari settimana dal 05 all’11 dicembre 2024. È possibile sfogliare l’ebook cliccando sul link:
https://flipbookpdf.net/web/site/bce3953891f965f6a68453a321c8afed5dc1a374202412.pdf.html

Podcast AIPC Rubrica Delitti Familiari settimana dal 05 all’11 dicembre 2024.  È possibile ascoltare gratuitamente il podcast cliccando sul link: https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2024/12/16/podcast-aipc-rubrica-delitti-familiari-settimana-pillola-aipc-dedicata-alla-rubrica-sui-delitti-familiari-settimana-dal-05-all11-dicembre-2024/

AIPC Editore © 2024. Riproduzione Riservata.

Podcast AIPC “Rubrica Delitti Familiari settimana dal 05 all’11 dicembre 2024”

0

La rubrica Weekly riporta i casi della settimana e permette un monitoraggio ancora più costante, inoltre, è possibile correlare settimanalmente i casi di tutte le settimane dell’anno. La rubrica Delitti Familiari Weekly si aggiunge a quella mensile, trimestrale, semestrale e annuale. Info 3924401930.

Iscriviti al canale A.I.P.C. su WhatsApp: https://whatsapp.com/channel/0029VafqA3L6RGJBjFjFql3y


Qui è possibile ascoltare i podcast di Formazione Continua Violenza sul canale Spotify dell’A.I.P.C.
https://open.spotify.com/show/3CWpZW8pFqFexLfg1CiOWQ?si=oNN7YmmLQMq0crAEVeYH-w

CENTRO DI ASCOLTO ATTIVO TUTTI I GIORNI ANCHE DURANTE LE FESTIVITA’ NATALIZIE
Lo sportello di ascolto ed orientamento sul benessere individuale e relazionale dell’A.I.P.C. è dedicato a tutte le persone senza distinzione di genere. Il numero unico A.I.P.C. è il 3924401930 attivo tutti i giorni festivi compresi dalle ore 12:00 alle ore 16:00 e la e-mail è aipcitalia@gmail.com.

DONACI IL 5×1000. Nella dichiarazione dei redditi inserisci il nostro Codice Fiscale: 97238660589

Il regalo avvelenato. Quinta storia delle Storie dell’Avvento: Un viaggio psicologico nei vissuti di Natale. È possibile leggerla cliccando sul link: https://www.formazionecontinuaviolenza.it/2024/12/16/il-regalo-avvelenato/

È possibile leggere tutte le storie cliccando sul link: www.formazionecontinuaviolenza.it

Sondaggio AIPC “L’inerzia dei testimoni difronte alla violenza”. La tua opinione conta! Contribuisci alla ricerca cliccando qui:
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdVzKsNROsONQtQEYkRfzM3ZLupJng8rb-
fg4IwW9YSRxuPTg/viewform?usp=dialog

Pillole dedicate alla Psicologia e alle Neuroscienze: Rubrica delitti familiari settimana dal 05 all’11 dicembre 2024. È possibile leggerlo cliccando sul link: https://www.centroitalianonarcisismo.it/2024/12/16/pillole-dedicate-alla-psicologia-e-alle-neuroscienze-a-cura-dellassociazione-italiana-di-psicologia-e-criminologia-24/

E-book AIPC Rubrica Delitti Familiari settimana dal 05 all’11 dicembre 2024. È possibile sfogliare l’ebook cliccando sul link: https://www.delittifamiliari.it/2024/12/16/ebook-aipc-rubrica-delitti-familiari-settimana-dal-05-all11-dicembre-2024/

Podcast AIPC Rubrica Delitti Familiari settimana dal 05 all’11 dicembre 2024.  È possibile ascoltare gratuitamente il podcast cliccando sul link:

AIPC Editore © 2024. Riproduzione Riservata

Il senso di ingiustizia: Un’esplorazione psicologica

0

Il senso di ingiustizia, un’esperienza universale e profondamente umana, rappresenta la percezione soggettiva che un evento o una situazione sia in contrasto con ciò che si considera giusto o equo. Questa emozione complessa, radicata nelle nostre interazioni sociali e nelle nostre aspettative, può scatenare una vasta gamma di reazioni emotive e comportamentali, dalla rabbia alla tristezza, dalla protesta all’apatia.

Le Basi Psicologiche

Dal punto di vista psicologico, il senso di ingiustizia è strettamente legato ai concetti di equità e giustizia distributiva. Le teorie sull’equità sostengono che gli individui tendono a confrontare i propri risultati con quelli degli altri, valutando se la distribuzione delle risorse sia percepita come giusta. Quando questo confronto rivela una discrepanza a proprio sfavore, può insorgere il sentimento di ingiustizia.

Fattori che influenzano il senso di ingiustizia:

  • Confronti sociali: Come accennato, il confronto con gli altri è fondamentale.
  • Aspettative: Le nostre aspettative riguardo a ciò che è giusto influenzano la nostra valutazione degli eventi.
  • Identità sociale: L’appartenenza a gruppi sociali può moderare la percezione di ingiustizia.
  • Personalità: Alcuni tratti di personalità, come il neuroticismo, possono predisporre all’esperienza di ingiustizia.

CENTRO DI ASCOLTO ATTIVO TUTTI I GIORNI ANCHE DURANTE LE FESTIVITA’ NATALIZIE

Lo sportello di ascolto ed orientamento sul benessere individuale e relazionale dell’A.I.P.C. è dedicato a tutte le persone senza distinzione di genere. Il numero unico A.I.P.C. è il 3924401930 attivo tutti i giorni festivi compresi dalle ore 12:00 alle ore 16:00 e la e-mail è aipcitalia@gmail.com.

DONACI IL 5×1000. Nella dichiarazione dei redditi inserisci il nostro Codice Fiscale: 97238660589

Le Conseguenze del Senso di Ingiustizia

Il senso di ingiustizia può avere profonde conseguenze a livello individuale e sociale. A livello individuale, può portare a stress, ansia, depressione e problemi relazionali. A livello sociale, può alimentare conflitti, disordini e persino rivoluzioni.

Testimonianza

“Mi sono sempre sentita trattata in modo diverso a lavoro, nonostante i miei sforzi e i miei risultati. Ho visto colleghi meno qualificati di me ricevere promozioni e aumenti di stipendio. Questo senso di ingiustizia mi ha demotivata e mi ha fatto perdere fiducia nell’azienda.” – Maria, impiegata”.

Implicazioni e Direzioni Future

La ricerca sul senso di ingiustizia ha importanti implicazioni per diversi campi, dalla psicologia sociale alla filosofia morale. Comprendere i meccanismi psicologici alla base di questa emozione può aiutare a sviluppare strategie per ridurre i conflitti e promuovere la giustizia sociale.

Direzioni future della ricerca:

  • Neuroscienze: Studiare le basi neurali del senso di ingiustizia.
  • Interventi psicologici: Sviluppare interventi per aiutare le persone a gestire il senso di ingiustizia.
  • Politica: Analizzare il ruolo del senso di ingiustizia nei processi politici.

Bibliografia

  • Fiske, S. T. (1980). Strains in social relationships: Coping with inequality and inequity. Addison-Wesley.
  • Greenberg, J. (1986). A test of the equity theory of job satisfaction. Journal of Applied Psychology, 71(3), 393-403.
  • Mikulincer, M., & Shaver, P. R. (2007). The attachment behavioral system in adulthood: Theory, research, and clinical implications. Guilford Press.

AIPC Editore © 2024. Riproduzione Riservata.

Generosità e Ostentazione: Un equilibrio delicato

0

La generosità, spesso associata a virtù e altruismo, è un tratto umano complesso e multi sfaccettato. Tuttavia, la motivazione sottostante ad un atto generoso può variare significativamente. Mentre alcuni individui donano per un genuino desiderio di aiutare gli altri, altri potrebbero essere spinti da motivazioni più egoistiche, come il desiderio di riconoscimento sociale o di migliorare la propria immagine pubblica.

La Psicologia dell’Ostentazione

L’ostentazione, o il desiderio di mostrare pubblicamente la propria ricchezza, potere o successo, è un fenomeno psicologico profondamente radicato. La teoria della segnalazione costosa suggerisce che gli individui ostentano per trasmettere segnali affidabili sul proprio status sociale. In questo possono essere interpretate possono essere interpretati come una forma di segnalazione costosa, in cui l’individuo dimostra di possedere risorse sufficienti da poterle condividere.

CENTRO DI ASCOLTO ATTIVO TUTTI I GIORNI ANCHE DURANTE LE FESTIVITA’ NATALIZIE

Lo sportello di ascolto ed orientamento sul benessere individuale e relazionale dell’A.I.P.C. è dedicato a tutte le persone senza distinzione di genere. Il numero unico A.I.P.C. è il 3924401930 attivo tutti i giorni festivi compresi dalle ore 12:00 alle ore 16:00 e la e-mail è aipcitalia@gmail.com.

DONACI IL 5×1000. Nella dichiarazione dei redditi inserisci il nostro Codice Fiscale: 97238660589

Generosità e Altruismo: Un continuum

La ricerca psicologica ha evidenziato che la generosità si colloca su un continuum, che va dall’altruismo puro, motivato esclusivamente dal benessere degli altri, all’egoismo puro, motivato esclusivamente dal proprio beneficio. Molti atti di generosità rientrano in una zona intermedia, in cui coesistono motivazioni altruistiche ed egoistiche.

L’Impatto sociale dell’ostentazione benefica

L’ostentazione benefica, ovvero la pratica di pubblicizzare le proprie donazioni, può avere un impatto significativo sulla società. Da un lato, può ispirare altri individui a fare donazioni e contribuire a cause importanti. Dall’altro, può creare una cultura della competizione filantropica, in cui gli individui si sentono obbligati a donare somme sempre più elevate per ottenere riconoscimento sociale.

È possibile leggere tutte le storie dell’avvento cliccando sul link: www.formazionecontinuaviolenza.it

Conclusioni
La relazione tra generosità e ostentazione è complessa e sfumata. Mentre la generosità può essere un atto genuinamente altruista, è importante riconoscere che spesso coesistono motivazioni egoistiche. L’ostentazione benefica, sebbene possa avere un impatto positivo sulla società, solleva importanti questioni etiche sulla sincerità delle intenzioni e sulla creazione di una cultura della competizione filantropica.

Riferimenti Bibliografici

* Batson, C. D. (1991). The altruism question: Toward a social-psychological answer. Hillsdale, NJ: Erlbaum.
* Bénabou, R., & Tirole, J. (2006). Incentives and prosocial behavior. American Economic Review, 96(5), 1652-1678.
* Vohs, K. D., Mead, N. L., & Goode, M. R. (2006). The psychological consequences of money. Science, 314(5802), 1154-1156.

AIPC Editore © 2024. Riproduzione Riservata.